lunedì 20 gennaio 2014

“Io, molestato in Vaticano”

LUGANO - Le guardie svizzere oggetto di molestie sessuali, tra le mura vaticane, da parte di alti prelati. A denunciarlo è uno degli ex soldati del Papa, in servizio durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Intervistato da un settimanale di Basilea, Schweiz am Sonntag, l'uomo, che si trincera dietro l'anonimato, confida di aver ricevuto dalle 20 alle 25 profferte esplicite nel corso degli anni trascorsi presso la Santa Sede.
«Una notte - racconta - ricevetti una chiamata sul mio cellulare. La voce all'altro capo mi disse che era un cardinale e mi chiese di raggiungerlo nella sua stanza». Un prelato piuttosto in vista, tanto che per rassicurarlo gli fornì il suo numero. E lo svizzero, componendolo, scoprì di avere a che fare proprio col prelato in questione. «Ma ho subito molestie ancora più pesanti», aggiunge l'uomo. E cosa dissero, a quel giovane, i suoi superiori? «Cercarono di convincermi che, siccome non parlavo bene l'italiano, avevo frainteso».
«Le voci di una rete gay, all'interno del Vaticano, non sono un nostro problema. Le preoccupazioni dei nostri uomini sono solo di natura religiosa e militare», replica Urs Moser, portavoce del piccolo esercito di alabardieri del Papa.
Franco Zantonelli

(Repubblica 6 gennaio)