Caro Beppe,
abbiamo letto con attenzione il verbale del coordinamento e anche la tua lettera molto articolata in cui esprimi il tuo pensiero e le tue osservazioni.
Ti chiediamo di non esprimerti a nome nostro e/o delle comunità piemontesi in sede di coordinamento, in quanto come tu ben sai la discussione tra di noi su questioni importanti è tutt’ora aperta. Le comunità piemontesi in questi anni stanno esprimendo anime e sensibilità diverse e non sempre omogenee alla tua/vostra elaborazione.
Il cammino di ricerca delle nostre comunità, in questo momento si può così sintetizzare:
ci sentiamo ancora cristiani anche se diamo a questa parola significati diversi da quelli che davamo 30 anni fa, e crediamo di essere non più l’esclusiva ma una delle possibili vie che portano a Dio
ci riconosciamo nel cammino del popolo di Dio narrato nella Bibbia e nella sequela di Gesù di Nazareth e guardiamo con molta attenzione a dinamiche, soggetti ed esperienze collocati all’interno della Chiesa senza tralasciare le esperienze spirituali di altro percorsi religiosi e di chi non si considera credente, convinti che “lo Spirito va dove vuole”
continuiamo a pensare che la comunità sia in primo luogo lo spazio dove si condivide la fede in Dio, che porta poi i singoli a compiere diverse e diversificate scelte di impegno
pensiamo che la lettura della Bibbia e la celebrazione dell’Eucarestia siano la forza che dà vita alla fede di chi crede e alla comunità.
Non pensiamo che questo sia l’unico cammino possibile, ma è sicuramente il nostro.
Ti ringraziamo per aver fatto lo sforzo di essere sempre presente ai coordinamenti in questi anni, cercheremo di garantire la presenza di qualcuno di noi, perché così è giusto se si vuole dare voce all’esperienza della propria comunità.
Con un abbraccio affettuoso
le comunità cristiane di base di Piossasco e Chieri
