giovedì 23 gennaio 2014

RIFLESSIONI SULLA GIORNATA DI SABATO 16


Gentili tutti e tutte
l'incontro di ieri dove ci siamo raccontati un po' le nostre "gioie di essere se stessi..." ha evidenziato molte meno gioie di quanto avremmo forse voluto far intravedere. Il discorso si è molto incentrato sulla difficoltà a far emergere la propria situazione sentimentale o famigliare nell'ambito del lavoro a vantaggio, sembra, di situazioni dove la famiglia parrebbe aver assimilato il nostro modo di progettare la vita diverso dallo schema eterosessuale. Forse non siamo stati abbastanza obiettivi nel riconoscere quali passi avanti si sono fatti, molto del nostro risentimento è veicolato da indubbie e continue sollecitazioni esterne e discorsi fortemente omofobi nel mondo del lavoro. Sembra una lotta che non finisce mai...., ma personalmente, penso che molto parta da se stessi e da come ci poniamo nei confronti degli altri; molte avversità attendono chi ha scelto di mettere al primo posto la libertà propria prima delle convenzioni del "popolo". Sono sempre più convinto che è la libertà cercata e coltivata in ciascuno\a di noi che "forgia" dei singoli, dei cittadini e non popolo; sostantivo che è tanto caro ai demagoghi che si profilano di tanto in tanto nel panorama politico. Non ci sarà popolo libero senza cittadini e cittadine liberi\e. Come gruppo GLBTQ che si professa credente immagino che la sfida non possa limitarsi solamente a contrastare l'omofobia di chiese e soggetti religiosi, ma che porti interno a se stesso le ragioni prime della fede, che doveroso ricodarlo, non è da confondere con la religiosità. Sono semplici pensieri che mi affiorano, ma l'occasione è buona per ringraziare quelli\e che ci raggiungono da Torino e altrove, quelli che abbiamo visto da poco e.....che speriamo vogliano condividere ancora questi momenti di confronto. Un saluto e una buona domenica, Cristiano. La Scala di Giacobbe.