mercoledì 12 marzo 2014

NON PUÒ MANCARE DALLA BIBLIOTECA

ADRIANA VALERIO, Le ribelli di Dio, Feltrinelli editore, Milano 2014, pp. 175, € 19.

Con questo libro l'autrice, insigne teologa storica, compie un'operazione di intreccio storico ed esegetico di altissimo livello.
Rileggere la Bibbia dalla parte delle donne significa colmare un vuoto di interpretazione perché solo l'uomo e la donna insieme sono immagine di Dio. Ma l'Autrice, come una documentazione vasta e appassionata (ben oltre vent'anni di lavoro di ricerche) ricostruisce un lungo filo di donne bibliche e dei secoli successivi che hanno proposto una riflessione creativa, combattiva, alternativa a quel pensiero teologico patriarcale che spesso ha tentato di rendere invisibili le loro persone e le loro storie e inudibili le loro voci creatrici e sovversive.
Chi cercasse in queste pagine, scritte in modo avvincente, qualcosa di assolutamente nuovo sul piano esegetico, sarebbe deluso. Ma chi ama le “curiosità” storiche ed esegetiche che arricchiscono i capitoli di questo libro, troverà delle autentiche gemme, dei particolari che cambiano completamente i colori del racconto. Sto pensando alle pagine dedicate ad Eva, a “Gesù madre”, a “Maria di Nazareth”, a “Paolo e le donne”... Non c'è una sola pagina irrilevante in questo libro che ti regala la gioia di leggere con l'intelligenza e la passione delle donne. Le pagine conclusive formulano le proposte che da decenni sono sul tappeto e restano irrisolte: bisognerebbe che le donne fossero rappresentate in tutti gli organi deliberativi a tutti i livelli. Dunque non si tratta di qualche ritocco o di qualche aggiornamento si tratta di una autentica conversione culturale, strutturale, inclusiva. Non si può attendere.
Raccomando alle lettrici e ai lettori di questo blog tutte le opere di Adriana Valerio che si possono leggere sempre con facilità e con grande frutto.
Segnalo volentieri la “militante presentazione” della teologa Marinella Perroni, docente al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma, di cui ho apprezzato sia l'analisi critica che l'indicazione del lungo cammino che ci resta da compiere perché nella Bibbia e nella chiesa le voci delle donne siano accolte e valorizzate. Liberare i testi dal monopolio interpretativo maschile è prima di tutto un atto di onestà.

don Franco Barbero