Gentile Signor Piccini,
è un vero piacere poter incontrare persone come Lei che osano pensare... in una satgione in cui in molte persone il pensiero si è affievolito e l'arte del pensare è stata delegata ai media.
Ho letto con interesse le sue intelligenti riflessioni. Da modesto biblista, credo che figlio di Dio non voglia dire Dio, ma testimone di Dio. Incarnazione (Kung, Schillebeeckx, Barbaglio, Vesce...) non significa che Dio si è fatto uomo in Gesù, ma che Gesù è l'epifania di Dio nella sua natura esclusivamente umana, nel suo modo di vivere.
Solo a Nicea e a Calcedonia si inventano i dogmi della divinità ontologica e delle due nature di Gesù. Quanto alle "madonne" sono tutte invenzioni clericali.
Tra la Maria storica e Maria dei dogmi c'è un abisso di manipolazione e di superstizione.
Credo, invece, che sia possibile credere in un "Dio Persona", ben sapendo che si tratta di una metafora , di un simbolo che non significa che Dio sia una persona tra le altre. I nomi che noi diamo a Dio non sono mai adeguati, ma pure approssimazioni.
Come creature noi abbiamo bisogno di "dire Dio" entro i limiti del nostro linguaggio per instaurare un dialogo con il mistero di Dio e non ridurlo ad un oggetto della nostra riflessione. In ogni caso, sia Persona che Principio non definiscono Dio, ma alludono al Suo mistero.
Concordo su tante altre sue riflessioni e mi piacerebbe dialogare a lungo , ma... sono "assediato" da lettere e persone e debbo controllare i tempi....
Le auguro di conservare tanta energia e tanta freschezza di pensiero. Non si dia preoccupazione per il peccato originale che nella Bibbia non esiste. Se legge il libro di Fox "In principio era la gioia" e la riflessione dei grandi teologi del secolo scorso, noterà quanto sia stato deviante la lettura cristiana dei primi capitoli della Genesi.
Da alcuni decenni molti teologi lo hanno depennato dal calendario cristiano. Ogni bene a Lei. don Franco Barbero
è un vero piacere poter incontrare persone come Lei che osano pensare... in una satgione in cui in molte persone il pensiero si è affievolito e l'arte del pensare è stata delegata ai media.
Ho letto con interesse le sue intelligenti riflessioni. Da modesto biblista, credo che figlio di Dio non voglia dire Dio, ma testimone di Dio. Incarnazione (Kung, Schillebeeckx, Barbaglio, Vesce...) non significa che Dio si è fatto uomo in Gesù, ma che Gesù è l'epifania di Dio nella sua natura esclusivamente umana, nel suo modo di vivere.
Solo a Nicea e a Calcedonia si inventano i dogmi della divinità ontologica e delle due nature di Gesù. Quanto alle "madonne" sono tutte invenzioni clericali.
Tra la Maria storica e Maria dei dogmi c'è un abisso di manipolazione e di superstizione.
Credo, invece, che sia possibile credere in un "Dio Persona", ben sapendo che si tratta di una metafora , di un simbolo che non significa che Dio sia una persona tra le altre. I nomi che noi diamo a Dio non sono mai adeguati, ma pure approssimazioni.
Come creature noi abbiamo bisogno di "dire Dio" entro i limiti del nostro linguaggio per instaurare un dialogo con il mistero di Dio e non ridurlo ad un oggetto della nostra riflessione. In ogni caso, sia Persona che Principio non definiscono Dio, ma alludono al Suo mistero.
Concordo su tante altre sue riflessioni e mi piacerebbe dialogare a lungo , ma... sono "assediato" da lettere e persone e debbo controllare i tempi....
Le auguro di conservare tanta energia e tanta freschezza di pensiero. Non si dia preoccupazione per il peccato originale che nella Bibbia non esiste. Se legge il libro di Fox "In principio era la gioia" e la riflessione dei grandi teologi del secolo scorso, noterà quanto sia stato deviante la lettura cristiana dei primi capitoli della Genesi.
Da alcuni decenni molti teologi lo hanno depennato dal calendario cristiano. Ogni bene a Lei. don Franco Barbero