La giornata di oggi contro l'omofobia ci ricorda che ormai ci sono due mondi. Da un lato quello reale e quotidiano, fatto di persone che, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, ridono, scherzano, amano, vivono in coppia, sognano di diventare mamme o papà. Dall'altro, quello ideologico e gretto dei pregiudizi, fatto di coloro che continuano a confondere differenza e anormalità, omosessualità e patologia. Nonostante le evoluzioni evidenti della società e il "matrimonio per tutti" in molti paesi europei, l'Italia è in evidente ritardo: si continua a ghettizzare, escludere, emarginare. Talvolta anche a insultare e picchiare.
Il progetto di legge contro l'omofobia giace da mesi in Senato senza riuscire ad essere calendarizzato. La strategia Lgbt per la lotta nelle scuole contro le discriminazioni è a un punto di stallo. Quasi più nessuno parla di matrimonio e di adozione per le coppie gay. Non c'è nemmeno più chi, al governo, si occupi direttamente delle Pari opportunità. Come se le urgenze economiche potessero occultare il fatto che, per certe persone, non è mai il momento giusto. Ipocrisia, cattiveria o semplicemente ignoranza? Forse tutte queste cose insieme. Anche se è soprattutto l'ignoranza che non permette al mondo dei pregiudizi di accogliere quello reale. Ce lo ricorda persino il nostro presidente della Repubblica, chiedendo alle scuole e alle famiglie di essere in prima linea per promuovere la cultura dell'inclusione. Speriamo che anche1'Italia apra presto gli occhi sul mondo reale dei "diversi". E' la smetta di nutrirsi di stereotipi.
Michela Marzano
Il progetto di legge contro l'omofobia giace da mesi in Senato senza riuscire ad essere calendarizzato. La strategia Lgbt per la lotta nelle scuole contro le discriminazioni è a un punto di stallo. Quasi più nessuno parla di matrimonio e di adozione per le coppie gay. Non c'è nemmeno più chi, al governo, si occupi direttamente delle Pari opportunità. Come se le urgenze economiche potessero occultare il fatto che, per certe persone, non è mai il momento giusto. Ipocrisia, cattiveria o semplicemente ignoranza? Forse tutte queste cose insieme. Anche se è soprattutto l'ignoranza che non permette al mondo dei pregiudizi di accogliere quello reale. Ce lo ricorda persino il nostro presidente della Repubblica, chiedendo alle scuole e alle famiglie di essere in prima linea per promuovere la cultura dell'inclusione. Speriamo che anche1'Italia apra presto gli occhi sul mondo reale dei "diversi". E' la smetta di nutrirsi di stereotipi.
Michela Marzano