martedì 10 giugno 2014

Amare è mangiare

Cucina, alchimia. Il fuoco del fornello è il fuoco del desiderio operano la transustanziazione del crudo in una nuova sostanza.
E nell'oscurità in cui risiede il gusto il corpo ritrova la sua benedizione perduta.
Nuova variazione sul tema del paradiso, il bambino e il seno della madre: la vita e il piacere donati nel medesimo luogo... amare è   mangiare.
Mangiare esiste solo nella dialettica dell'amore e del suo oscuro oggetto. E' la prima lezione, quella che abbiamo imparato al seno di nostra madre. Il piacere e l'incontro dell'amore e del suo oggetto.
Amare è mangiare.
Amare è darsi da mangiare.
Ogni cibo è afrodisiaco.
Non c'è unione d'amore senza piacere.
L'inesauribile varietà dei piaceri della tavola desta nel nostro corpo l'inesauribile varietà della fame. «Beati quelli che hanno fame». Solo loro hanno il potere dell'amore. E' la magia compiuta dal cibo: erotizza il nostro corpo, accende il fuoco del desiderio, illumina i nostri sogni e ci fa sentire più affamati di prima. Ogni pasto è un «aperitivo». Il nostro desiderio non è mai soddisfatto. Se il nostro desiderio fosse soddisfatto non saremmo più degli amanti.

Rubem A. Alves, Parole da mangiare, Qiqajon, 1998