martedì 26 agosto 2014

Piccole scuole di montagna: 92

Non sarà una cifra stratosferica, ma di questi tempi non si butta via nulla: men che meno, se si tratta di risorse da dirottare sul fronte delle scuole. Nello specifico, quelle di montagna.
I fondi
Sono in arrivo circa 600 mila euro par il mantenimento e lo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani: lo ha deciso ieri la Regione, con una determina ad hoc a beneficio di 92 Comuni piemontesi. Il discorso riguarda l'anno scolastico 2014-2015.
Linee di intervento
Due le linee di intervento sulle quali opererà la Regione con un obiettivo preciso, cioè il sostegno degli istituti che operano in aree territoriali svantaggiate. Da un lato, si interverrà sulle scuole in situazione di criticità per numero insufficiente di iscritti, e che quindi hanno un'offerta formativa ridotta. Con questi fondi verrà data la possibilità di ottenere un maggiore monte ore per il pagamento del personale docente e non docente.
Dall'altro lato, spiegano da piazza Castello, si prevede un sostegno economico per attenuare la creazione di pluriclasse, migliorando al contempo l'offerta formativa, principalmente con l'insegnamento delle lingue straniere e con attività integrative.
Come spiega Alberto Valmaggia, assessore regionale alla Montagna, «il servizio scolastico è uno di quelli indispensabili perché le famiglie rimangano in montagna: gli interventi finanziati servono per il mantenimento e lo sviluppo dei servizi essenziali resi alla popolazione residente, in assenza dei quali non è immaginabile poter assicurare la permanenza delle comunità. Crediamo che questi fondi siano il miglior investimento per il futuro». Si parte da una premessa: «L'istruzione è un diritto fondamentale che va garantito tutti i cittadini in modo equo su tutto il territorio regionale».
I municipi coinvolti
Beneficiari del fondo saranno 92 Comuni, molti dei quali hanno presentato progetti in forma associata tra più enti. Per restare al Torinese, da Alpette a Ceresole, da Ronco Canavese a Vaprato Soana, da Cesana a Locana, da San Didero a Sauze d'Oulx. Impossibile citarli tutti.
L'iniziativa deriva dalla legge 97/1994, con la quale lo Stato, le Regioni e gli enti locali collaborano nel realizzare un equilibrato sviluppo territoriale dell'offerta di scuola dell'infanzia, di scuola primaria e secondaria dei comuni montani. Grazie a un protocollo d'intesa siglato tra gli assessorati regionali alla Montagna e all'Istruzione e la Direzione generale del Piemonte del ministero sono stati definiti i criteri per l'esame delle richieste che hanno partecipato al bando. In quest'ottica, 212 mila euro andranno a finanziare 10 progetti in ordine all'intervento sulle istituzioni scolastiche in difficolti, 374 mila saranno destinati a 82 progetti volti alla razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse.

(La stampa 19 agosto)