Roma - Le divergenze su come rientrare dai debiti alimentano il giallo della "sparizione" del rettore e parroco del Divino Amore, il santuario dei romani, alle prese in queste ore con i festeggiamenti in onore della Madonna, con migliaia tra pellegrini e curiosi. Si è dimesso, resta in ferie e nessuno sa dove, don Fernando Altieri che è anche il presidente degli oblati, la congregazione che ora il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, vuole commissariare con il suo vice, il vescovo-giurista Filippo Iannone. La crisi finanziaria del santuario rinfocola le tensioni tra don Altieri e il suo predecessore, don Pasquale Silla. Il dissenso ruota sugli strumenti per risanare i conti e sulla gestione della congregazione. I 25 confratelli del santuario «esprimono disagio e sconcerto». Il malessere era già trapelato il 15 maggio, con la disdetta della visita del Papa, fissata per il 18. «Don Fernando si è dimesso e ha prolungato le ferie», minimizzano i collaboratori di padre Altieri. «Troppi impegni per i suoi tre incarichi». Ma il mistero resta (il sacerdote non risponde nemmeno al telefono). Ma anche don Silla non è presente, «in pellegrinaggio alla Vergine Maria di Medjugorje». È lui che ha voluto il nuovo santuario trasformandolo in meta internazionale di culto. Così, pure il sindaco Ignazio Marino ha annullato la partecipazione alla messa delle 5 di questa mattina.
Al Divino Amore però, c'è anche chi sussurra che il motivo della sparizione di don Fernando sarebbe dovuto a un crisi di coscienza del sacerdote, causata, forse, da una vicenda sentimentale.
(Carlo Picozza, Repubblica 7 settembre)