mercoledì 5 novembre 2014

LA BELLA TORAH

- Nello Zohar, uno dei testi fondamentali della mistica ebraica, la Torah viene paragonata a una fanciulla di straordinaria bellezza, nascosta in una camera isolata dentro un palazzo.

Il rabbino chiuse gli occhi e l'immagine di Ammina gli apparve nella mente. Una leggera, gradevole vibrazione attraversò tutto il suo corpo.

- Questa fanciulla - proseguì con tenerezza e passione - ha un amante di cui lei sola conosce l'esistenza. "Per amore di lei, questi passa e ripassa continuamente davanti al palazzo e guarda per ogni dove, sperando di vederla. Lei sa che lui non si allontana mai dal palazzo; e che cosa fa? Apre una fessura nella sua camera segreta, rivela per un attimo il volto all'amante, poi, subito, lo nasconde di nuovo. Lui solo e nessun altro ha visto il suo volto, e lui sa che è per amor suo che si è rivelata, a lui solo, per un breve istante; tutto in lui, il cuore, l'anima, si sente attirato da lei. Lo stesso vale per la Torah: rivela i suoi più profondi segreti soltanto a quelli che la amano. Sa che colui che è saggio di cuore vaga, giorno dopo giorno, davanti alle porte della sua dimora".

(Keshavjee, Il re, il saggio e il buffone, Einaudi, pag. 125)