CITTÀ DEL VATICANO. La teoria del gender "pone la scure alla radice stessa dell'umano per edificare un 'transumano' in cui l'uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità". Così, ieri, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, aprendo i lavori del «parlamentino» della Cei. Il cardinale ha prima fatto sue le parole usate in merito da Francesco a Napoli (la dilagante colonizzazione da parte della cosiddetta teoria del gender è uno "sbaglio della mente umana"), poi ha aggiunto che il gender nascondendosi "dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione" edifica, appunto, un transumano. In sostanza, per la guida dei vescovi italiani, con la teoria del gender è in atto "una manipolazione da laboratorio". E ancora: "Vogliamo questo per i nostri bambini, ragazzi, giovani?". Di qui l'invito a reagire "senza farsi intimidire da nessuno".
La posizione della Chiesa rispetto alla teoria del gender è nota. E anche se può sembrare paradossale, non sembra esserci distanza fra le dichiarazioni in merito di Bagnasco e la Chiesa che per volere di Francesco si appresta ad aprire un Giubileo della misericordia. Il Papa, infatti, vuole porte aperte per tutti, ma quando viene interpellato sui temi eticamente sensibili e circa presunti cambiamenti in merito della dottrina risponde: «Sono un figlio della Chiesa». È tuttavia la prima volta che la Chiesa, per voce di Bagnasco, usa il termine transumano in una dichiarazione che subito ha provocato la dura reazione di parte del mondo laico. «La teoria gender? Una balla colossale », ha chiosato Franco Grillini, presidente Gaynet Italia. "Bagnasco sembra sognare un mondo chiuso in una Chiesa, quella del dogma che scopre la teoria del gender, forse più nota ai cattolici integralisti che a noi omosessuali", è il commento invece di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
A Bagnasco ha risposto anche Vladimir Luxuria: "La frase 'vogliamo questo per i nostri bambini?' - ha detto -, mi ricorda certe frasi del manifesto nazista per la difesa della razza, dove gli omosessuali venivano condannati ai lager perché non facevano figli e non consentivano la proliferazione della razza ariana».
Paolo Rodari
(Repubblica 24 marzo)
La posizione della Chiesa rispetto alla teoria del gender è nota. E anche se può sembrare paradossale, non sembra esserci distanza fra le dichiarazioni in merito di Bagnasco e la Chiesa che per volere di Francesco si appresta ad aprire un Giubileo della misericordia. Il Papa, infatti, vuole porte aperte per tutti, ma quando viene interpellato sui temi eticamente sensibili e circa presunti cambiamenti in merito della dottrina risponde: «Sono un figlio della Chiesa». È tuttavia la prima volta che la Chiesa, per voce di Bagnasco, usa il termine transumano in una dichiarazione che subito ha provocato la dura reazione di parte del mondo laico. «La teoria gender? Una balla colossale », ha chiosato Franco Grillini, presidente Gaynet Italia. "Bagnasco sembra sognare un mondo chiuso in una Chiesa, quella del dogma che scopre la teoria del gender, forse più nota ai cattolici integralisti che a noi omosessuali", è il commento invece di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
A Bagnasco ha risposto anche Vladimir Luxuria: "La frase 'vogliamo questo per i nostri bambini?' - ha detto -, mi ricorda certe frasi del manifesto nazista per la difesa della razza, dove gli omosessuali venivano condannati ai lager perché non facevano figli e non consentivano la proliferazione della razza ariana».
Paolo Rodari
(Repubblica 24 marzo)