Sembra che tutto sia finito dopo il tragico venerdì e l'amarezza del sabato. Le grandi speranze sono andate deluse, la logica della violenza ha prevalso. Dio appare tremendamente impotente....
I due discepoli di Emmaus sono lì ad incarnare tutto questo, a piangersi addosso, senza trovare il bandolo della matassa.
Ecco però che c'è un' estraneo': si mette a camminare al loro fianco, cammina con i delusi di ieri, di oggi, e dà una lettura in chiave nuova dell' accaduto.
Una splendida lezione sulla Pasqua, sul senso dell'amore di Dio, della sua paziente bontà redentiva. Questo Dio, che spesso cerchiamo nelle chiese, mentre invece lui attraverso Gesù, cammina nella strada per parlare con gli ultimi, quelli che non hanno il coraggio di cercarlo altrove.
Un detto ci ricorda che " la strada piana non porta mai in alto" e mi spinge a riflettere sui dubbi e le delusioni che ci lasciano ad un bivio: scegliere la via larga e piana,densa di comodità, luci abbaglianti e falsi profeti, oppure quella stretta ed in salita,fatta d'impegno,ricerca,condivisione,solidarietà ed etica?
E' quasi impossibile per noi,fragili creature umane,non percepire il fascino di entrambe. Non necessariamente però scegliere la via larga significa perdersi perché Dio veglia su di noi e trova infiniti modi per indicarci la giusta direzione mettendoci accanto "angeli terreni".
Franca Avaro
I due discepoli di Emmaus sono lì ad incarnare tutto questo, a piangersi addosso, senza trovare il bandolo della matassa.
Ecco però che c'è un' estraneo': si mette a camminare al loro fianco, cammina con i delusi di ieri, di oggi, e dà una lettura in chiave nuova dell' accaduto.
Una splendida lezione sulla Pasqua, sul senso dell'amore di Dio, della sua paziente bontà redentiva. Questo Dio, che spesso cerchiamo nelle chiese, mentre invece lui attraverso Gesù, cammina nella strada per parlare con gli ultimi, quelli che non hanno il coraggio di cercarlo altrove.
Un detto ci ricorda che " la strada piana non porta mai in alto" e mi spinge a riflettere sui dubbi e le delusioni che ci lasciano ad un bivio: scegliere la via larga e piana,densa di comodità, luci abbaglianti e falsi profeti, oppure quella stretta ed in salita,fatta d'impegno,ricerca,condivisione,solidarietà ed etica?
E' quasi impossibile per noi,fragili creature umane,non percepire il fascino di entrambe. Non necessariamente però scegliere la via larga significa perdersi perché Dio veglia su di noi e trova infiniti modi per indicarci la giusta direzione mettendoci accanto "angeli terreni".
Franca Avaro