Il dialogo interreligioso fra i giovani può davvero aiutarci a costruire un futuro di comprensione, fiducia e rispetto reciproci. Questo è quanto si può affermare a conclusione del secondo incontro dei giovani cristiani e musulmani di Pisa, tenutosi domenica 19 aprile (il primo aveva avuto luogo il 16 novembre 2014). Le età erano molto diverse, si andava dai liceali agli ultra trentenni, in ogni caso tutti erano nel periodo della vita in cui più forte è il desiderio di stare con gli altri, di conoscerli e di fare amicizia. L'eccezionalità di queste giornate non sta tanto nel fatto che giovani di diversa provenienza riescano a stare bene insieme, ma che discutano temi che di solito ciascuno affronta solo all'interno del proprio gruppo di appartenenza.
L'idea di mettere in gioco i giovani è nata nel corso della preparazione dell'edizione pisana della XIII giornata ecumenica del Dialogo cristiano-islamico, all'inizio dell'autunno 2014. A Pisa queste giornate sono preparate congiuntamente dal locale gruppo d'impegno ecumenico e dal Centro culturale islamico, che afferisce all'Ucoii ed è il riferimento di tutti i musulmani della zona, senza distinzioni di lingua o provenienza. Nel corso della preparazione della XIII giornata è stato proposto a un piccolo gruppo, comprendente cattolici, musulmani e protestanti, di trovare modi per stimolare e animare il dialogo interreligioso fra i ragazzi. Tutti i componenti di questo gruppo sono legati a qualche associazione giovanile cristiana o islamica; come età, possono essere definiti «giovani maturi», anche se fra i cattolici non manca qualche «giovane» che ormai è maturato un po' troppo.
Il lavoro di questo gruppetto ha dato i suoi primi frutti con le due giornate del 16 novembre e del 19 aprile, che hanno avuto luogo nei locali del Seminario di Pisa, messi a disposizione dal rettore, che è anche delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso. In entrambe le occasioni gli animatori hanno saputo spingere i ragazzi alla discussione, servendosi di giochi di relazione, quiz o invitando a commentare affermazioni «calde» tratte dai giornali. Domenica 19 ogni partecipante è stato anche invitato a scrivere su un biglietto un pregiudizio sui cristiani e uno sui musulmani; questi biglietti saranno quasi certamente uno spunto per l'animazione della prossima giornata. In entrambe le occasioni i lavori della mattina si sono conclusi al momento della preghiera dello Zuhr (passaggio del sole sul meridiano locale), seguita dal pranzo condiviso, preparato in gran parte dai ragazzi.
Nel pomeriggio del 19 c'è stata una tavola rotonda, aperta anche ai non più giovani. Gli interventi sono stati di Aboulkheir Breigheche, presidente del Consiglio dei garanti dell'Associazione islamica italiana degli imam e guide religiose, Mostafa El Ayoubi, giornalista, capo redattore della rivista Confronti e Michele Zanzucchi, direttore della rivista Città Nuova e docente di Giornalismo all'Università Gregoriana e Istituto Universitario Sophia. In veste di moderatore c'era Marco Bontempi, sociologo dell'Università di Firenze e membro della Commissione per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale toscana.
Il numero dei partecipanti è incoraggiante. Nella seconda giornata i giovani presenti erano intorno ai settanta. Molto nutrita la partecipazione dei musulmani e in particolare delle ragazze, assai attive nella discussione. In campo cattolico c'è una partecipazione massiccia ed entusiasta da parte dei focolarini, ma si fatica a coinvolgere i ragazzi di altre cerchie; anche in questo, comunque, la seconda giornata ha visto un progresso rispetto alla prima. I giovani valdesi hanno partecipato in buon numero e si sono impegnati fortemente anche nelle riunioni preparatorie del gruppo di animatori, che di solito si sono svolte nei locali della nostra chiesa. Quasi nulla, purtroppo, la presenza alla tavola rotonda del pomeriggio di membri della chiesa valdese con più di trentacinque anni.
Un chiaro incoraggiamento a continuare traspare da questo commento, comparso il giorno successivo sulla pagina facebook del Centro culturale islamico: «Un grande successo l'incontro dei giovani, cristiani e musulmani, tenutosi domenica 19 aprile a Pisa, che ha visto discutere i giovani a piede libero, con responsabilità, rispetto e tanta voglia di conoscere, seguito da un pranzo comune».
Marco Sommani
(Riforma 8 maggio)
L'idea di mettere in gioco i giovani è nata nel corso della preparazione dell'edizione pisana della XIII giornata ecumenica del Dialogo cristiano-islamico, all'inizio dell'autunno 2014. A Pisa queste giornate sono preparate congiuntamente dal locale gruppo d'impegno ecumenico e dal Centro culturale islamico, che afferisce all'Ucoii ed è il riferimento di tutti i musulmani della zona, senza distinzioni di lingua o provenienza. Nel corso della preparazione della XIII giornata è stato proposto a un piccolo gruppo, comprendente cattolici, musulmani e protestanti, di trovare modi per stimolare e animare il dialogo interreligioso fra i ragazzi. Tutti i componenti di questo gruppo sono legati a qualche associazione giovanile cristiana o islamica; come età, possono essere definiti «giovani maturi», anche se fra i cattolici non manca qualche «giovane» che ormai è maturato un po' troppo.
Il lavoro di questo gruppetto ha dato i suoi primi frutti con le due giornate del 16 novembre e del 19 aprile, che hanno avuto luogo nei locali del Seminario di Pisa, messi a disposizione dal rettore, che è anche delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso. In entrambe le occasioni gli animatori hanno saputo spingere i ragazzi alla discussione, servendosi di giochi di relazione, quiz o invitando a commentare affermazioni «calde» tratte dai giornali. Domenica 19 ogni partecipante è stato anche invitato a scrivere su un biglietto un pregiudizio sui cristiani e uno sui musulmani; questi biglietti saranno quasi certamente uno spunto per l'animazione della prossima giornata. In entrambe le occasioni i lavori della mattina si sono conclusi al momento della preghiera dello Zuhr (passaggio del sole sul meridiano locale), seguita dal pranzo condiviso, preparato in gran parte dai ragazzi.
Nel pomeriggio del 19 c'è stata una tavola rotonda, aperta anche ai non più giovani. Gli interventi sono stati di Aboulkheir Breigheche, presidente del Consiglio dei garanti dell'Associazione islamica italiana degli imam e guide religiose, Mostafa El Ayoubi, giornalista, capo redattore della rivista Confronti e Michele Zanzucchi, direttore della rivista Città Nuova e docente di Giornalismo all'Università Gregoriana e Istituto Universitario Sophia. In veste di moderatore c'era Marco Bontempi, sociologo dell'Università di Firenze e membro della Commissione per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale toscana.
Il numero dei partecipanti è incoraggiante. Nella seconda giornata i giovani presenti erano intorno ai settanta. Molto nutrita la partecipazione dei musulmani e in particolare delle ragazze, assai attive nella discussione. In campo cattolico c'è una partecipazione massiccia ed entusiasta da parte dei focolarini, ma si fatica a coinvolgere i ragazzi di altre cerchie; anche in questo, comunque, la seconda giornata ha visto un progresso rispetto alla prima. I giovani valdesi hanno partecipato in buon numero e si sono impegnati fortemente anche nelle riunioni preparatorie del gruppo di animatori, che di solito si sono svolte nei locali della nostra chiesa. Quasi nulla, purtroppo, la presenza alla tavola rotonda del pomeriggio di membri della chiesa valdese con più di trentacinque anni.
Un chiaro incoraggiamento a continuare traspare da questo commento, comparso il giorno successivo sulla pagina facebook del Centro culturale islamico: «Un grande successo l'incontro dei giovani, cristiani e musulmani, tenutosi domenica 19 aprile a Pisa, che ha visto discutere i giovani a piede libero, con responsabilità, rispetto e tanta voglia di conoscere, seguito da un pranzo comune».
Marco Sommani
(Riforma 8 maggio)