Si tratta in verità di una sovranità spodestata che rende l'Europa un deserto dove comanda il potere dei creditori.
Gustavo Zagrebelsky, su Repubblica di oggi compie una articolata riflessione da cui riporto queste poche righe: "Se oggi diciamo che lo Stato può fallire, è perché il suo attributo fondamentale, la sovranità, è venuto a mancare. Di fronte a lui si erge un potere che non solo lo può condizionare, ma lo può spodestare. Lo Stato china la testa di fronte a una nuova sovranità, la sovranità dei creditori".