sabato 25 luglio 2015

UNA RISPOSTA PER UN DIALOGO

Caro Salvatore,

non capisco e non condivido la decisione con cui il preside del Liceo ha negato la pubblicazione del tuo articolo sul giornalino della scuola. Potrebbe essere nato un dialogo in cui si esprimessero anche altre opinioni. Il diritto a pensare va difeso finché non si usano linguaggi violenti ed offensivi. La tua opinione costituisce una bella opportunità di scambio che io colgo volentieri.
E' molto bello che un giovane di 17 anni, con una forte sensibilità e cultura dell'uguale dignità di ogni persona, si avventuri nelle praterie della letteratura biblica e coranica.
Io, per orientarmi un po' decentemente nel mondo della Bibbia, ho impiegato almeno un ventennio di studi e di ricerche, oltre agli anni della formazione teologica istituzionale.
La Bibbia è un testo che non fa sconti e non permette ne scorciatoie ne bignamini. Ricordo che gli scogli maggiori che affrontai 50 anni fa erano le mie precomprensioni, i miei preconcetti. Leggevo la Bibbia come fosse un prontuario buono ad ogni uso, un testo caduto dal cielo, atemporale, come un insieme di verità immutabili, di dogmi intangibili piovuti dall'alto.
Non è stato facile per me rendermi conto che un testo nasce in un ambiente che fa "pretesto", viene trasmesso in contesti diversi, viene scritto in linguaggi datati, viene narrato in ambiti tribali, cultuali, famigliari in continua evoluzione e poi finalmente redatto in luoghi e con funzioni molto differenti e dislocate dalla precedente fase orale e narrativa.
Conoscere i linguaggi, le traduzioni e le contestualizzazioni è un impegno mai finito. I metodi storici e critici non si limitano a dirci che un testo è sempre figlio del suo tempo, ma pongono la Bibbia dentro il teatro culturale di quel tempo e di quei tempi.
Un testo, che ha una storia di formazione, di composizione e di redazione di oltre 12-13 secoli, non può rispondere alle nostre attuali domande sul piano antropologico, psicanalitico, giuridico. E' molto dificile prendere atto della distanza cronologica e spaziale che ci separa da quel testo lontano; ancor più difficile è acquisire la consapevolezza della distanza culturale.
Ecco perché è pericoloso aspettarsi dalla Bibbia una risposta adeguata al nostro oggi rispetto alla schiavitù, alla condizione della donna, alla omosessualità, alla transessualità, all'alimentazione, ai riti, al pluralismo religioso... anzi è ingannevole e ingenuo, anzi fuorviante, estrarre dalla Bibbia norme comportamentali senza la necessaria mediazione storico-culturale. Questo è il fondamentalismo in cui cade chi cita versetti della Bibbia come enunciati di verità, anzichè testimonianza storica, datata, contingente di uomini e donne di una cultura che oggi giustamente definiamo patriarcale. E' operazione ambigua questa battaglia dei versetti perché altrove nella Bibbia si possono trovare tracce oggi culturalmente rivoluzionarie come il riposo della terra, il sabato, il giubileo, la protezione dello straniero...
E' quindi impossibile ricavare dalla Bibbia un codice di diritto famigliare, una valutazione dell'omosessualità come la intendiamo noi oggi, una regola sulle adozioni.
Se nella Bibbia conosciamo pagine estremamente misogine, altrove troviamo figure femminili esaltate come salvatrici, profetesse, guide di Israele. Penso a Scifra, Pua, Deborah, Rut, Noemi, Giuditta, Ester...
Fuori da un certo rigore metodologico si fa dire alla Bibbia tutto e il contrario di tutto. Questo non è leggere la Bibbia, ma usare e manipolare il testo.
Caro Salvatore, mi rivedo nei tuoi panni, quando iniziai a pormi il problema del "come leggere la Bibbia".
E' così bello che tu abbia avvertito le difficoltà dell'impresa e che abbia espresso le tue considerazioni con sincerità e coraggio. Chi blocca la libera circolazione delle idee non è un vero educatore.
Ma certamente anche tu, così ricco di spirito critico e di etica della giustizia, avrai bisogno di acquisire ulteriori strumenti e altre informazioni per una lettura rigorosa, seria e documentata della Bibbia e del Corano.
Oggi esistono strumenti preziosi ed accessibili che permettono di accostarci alla Bibbia distinguendo accuratamente miti, leggende, narrazioni, poesie, racconti storici, letteratura sapienziale...
Se lo desideri potrò suggerirti qualche libro utile.
Intanto... lode a te... che hai reagito laddove hai visto tracce di misogenismo e di omofobia. Muovere il cuore e il cervello aiuta a crecere bene. Te lo auguro di tutto cuore.

Un caro saluto a te

Don Franco Barbero