domenica 2 agosto 2015

«Come un tessuto»

La nostra vita è come un tessuto in formazione,
un tessuto la cui immagine ci è ignota
ma che, intorno a noi, si viene formando
poco alla volta, senza un modello precostituito.

In questo tessuto posso essere un piccolo filo
Un tratto di colore. Blu cupo? Rosso scarlatto?
Oppure un tenue filo di lino grigio?
Quest'ultimo colore, secondo i tessitori, e il più importante,
il neutro grigio di ogni giorno,
quello che mette in risalto il blu cupo o il rozzo scarlatto,
quello che dona armonia.

Accettare il mio proprio colore
e di questo accontentarmi,
perché porti gioia e non rivalità,
come se io, il blu, fossi nemico del verde.
C'è un posto per ognuno.

Un filo si spezza: tutto il lavoro si interrompe
e la mano paziente del tessitore si adopera per ripararlo.
Ogni filo, anche il più lucente, può scomparire,
intrecciato ad altri fili. E' comunque lì,
non lontano, anche se il nostro occhio non lo nota.

Ora è la volta del mio filo ad essere tessuto attraverso l'ordito.
Quando la sua posizione non sarà più in evidenza,
allora l'armonia sarà completa.
Cosa ne sarà di questo tessuto?
Lo sapremo mai?

in: Al di là delle barriere, Cevaa, p. 145