sabato 29 agosto 2015

MISERICORDIA NON C'E'

La Francia  si trincera
Per oltre un mese, a cavallo fra giugno e luglio, la Francia ha chiuso la frontiera con l'Italia a Mentone impedendo il passaggio a centinaia di profughi sbarcati dal nord Africa che sono rimasti accampati sotto il sole sugli scogli di Ventimiglia. Decine i profughi fermati in territorio francese dai gendarmi e rispediti in Italia. Tafferugli e disordini con la polizia francese.

Il filo spinato di Orban
Disoccupati e esercito ci lavorano da settimane e i 200 chilometri di filo spinato voluti dal premier ungherese, il populista di estrema destra Viktor Orban, per chiudere la frontiera con la Serbia sono già quasi ultimati. Un muro alto quattro metri costruito a tempo di record. «Mai più un profugo nei nostri confini», ha tuonato Orban.

Skopje teme «l'invasione»
Sull'esempio dell'Ungheria, anche la Macedonia ha deciso di chiudere il confine, questa volta con la Grecia per fermare il transito dei profughi, 39mila nell'ultimo mese secondo il governo macedone. Da giorni l'esercito blocca i migranti al posto di frontiera di Gevgelija. Migliaia le persone che sono quindi rimaste bloccate in una sorta di "no-man's land" fra i due paesi.

Il fronte militarizzato di Calais
Le immagini delle migliaia di profughi accampati a Calais in attesa di aggregarsi ad una delle navette dell'Eurotunnel o di salire di nascosto su uno dei traghetti che attraversano la Manica hanno fatto il giro del mondo. Cosi come quelle degli incidenti con la polizia, durante i quali ha perso la vita (investita) una ragazza eritrea. Ieri è stato firmato l'accordo fra Inghilterra e Francia: la polizia britannica vigilerà sull'Eurotunnel con i colleghi francesi.

(L'Unità 21 Agosto)