martedì 4 agosto 2015

UNA LETTERA DI UN'AMICA

Caro don Franco,
tralascio i complimenti (anche se dovrei perché la suo opera è preziosa); lei è persona impegnatissima e vado al dunque. 
Perché c'è un identificazione totale sulla stampa tra i gruppi fondamentalisti e cattolici? Perché non usare un linguaggio più preciso, "cristianisti" ad esempio? Perché non distinguono mai? Non è solamente questione di un'atavica, trascurata quanto arrogante ignoranza da parte di tanti cosiddetti "laici". 
Il mondo cattolico è variegato, molti cattolici intelligenti. Perché a questi cattolici non viene data voce forte (se non in blog o in stampa di nicchia)? E non è vero – come sostiene forse qualcuno – che gli altri cattolici stanno zitti. Scrivono, si confrontano, si aprono e discutono. Ma nulla. 
Le parole per dire le cose sono importanti, fanno la differenza. 
Mi piacerebbe il suo parere. 

Gemma F.