Deuteronomio
5,12-15
Per
un credente riflettere sul sabato (per la nostra tradizione cristiana
si tratta della domenica) significa cercare di prendere coscienza di
uno dei doni che Dio fa al popolo, a tutto il mondo, a tutte le
creature, il sabato è quindi per la singola persona ma anche per
tutto il creato.
La
nostra società consumistica da tempo vuole portarci a una
destrutturazione o addirittura a una distruzione del sabato-domenica,
per cui questo giorno non è più il giorno della rivitalizzazione
del nostro rapporto con Dio, con noi stessi, con gli altri, con la
natura ma fa sì che le esigenze produttive rendano il soggetto umano
debole, fragile, impoverito nelle sue sorgenti di pace, di
creatività, di solidarietà a tal punto da renderlo incapace di
individuare i propri bisogni, e inconsapevole che quelli che lui
ritiene propri sono i bisogni che la società impone.
Se
il cristiano recide le radici della fede nel Dio liberatore verrà
deviato dal cammino di liberazione. E' quindi importante cercare,
mantenere il senso del sabato- domenica. Non si tratta solo di un
giorno di vacanza ma di un giorno in cui guardiamo profondamente
dentro di noi, dentro la trama dei rapporti umani dentro le relazioni
con la natura e con Dio e non deve essere vissuto come un precetto
contro il quale Gesù ha molto combattuto.
Franco
Barbero nel suo libro “La bestia che seduce” dice che il sabato è
una realtà che ha tre occhi, tre direzioni:
- ricorda il passato cioè l'intervento liberatore di Dio;
- guarda gioiosamente al presente ricordandoci di fruire del riposo e della festa;
- guarda al futuro sapendo che nel nostro cammino il Dio liberatore ci accompagna.
Se
si guarda solo al passato ci si ammala di nostalgia, se si guarda
solo al presente c'è il rischio di cadere nel narcisismo, se si
pensa solo al futuro si smarriscono le proprie radici e non si
gioisce delle bellezze che il presente porta con sé.
Ovviamente
il sabato non deve essere un giorno a se stante, ma deve essere il
frutto di un cammino fatto negli altri giorni della settimana, in
sintonia con lo stile di vita che il sabato genera e coltiva.
Testo della predicazione svolta da Franca Gonella nella eucarestia di domenica 20 settembre.