martedì 17 novembre 2015

IN KENYA COME A PARIGI

Lo spettacolo dell'orrore stavolta non è una metafora. Poltroncine rosse guardano il teatro di un macello umano, il fotografo sembra seduto in galleria e noi con lui, spettatori nostro malgrado. Potremmo non guardare, ma questa foto da ieri sbuca dai pori della Rete, assedia i nostri sguardi, non si sa bene come sia uscita, chi l'abbia presa e chi poi abbia voluto diffonderla, è rimbalzata da alcuni blog israeliani e danesi ai media ufficiali, come tutti i testimoni sconosciuti va presa con le pinze, controinterrogata. Ma quella che vuole mostrarci è la platea del Bataclan, una ventina di corpi, scie di sangue dicono di feriti che si trascinano o trascinati. Ciò che sembra raccontare lo abbiamo già visto, chi lo scorda? Erano ragazzi, anche lì visti dall'alto, stesi sul loro sangue in uno spazio come questo, il cortile del college di Garissa, Kenya, il 2 aprile scorso, anche la mano era la stessa, anche l'invocazione a un simulacro di dio e la rivoltante vigliaccheria di chi spara su disarmati erano le stesse. I media africani si chiesero se i cugini occidentali avrebbero tollerato un'immagine così, fosse stata presa a Parigi o a Londra. Non abbiamo atteso molto la risposta
Michele Smargiassi
(la Repubblica 16 novembre)

Nota: Ma del Kenya chi ha parlato? F. B.