lunedì 15 febbraio 2016

COMUNICATO

COMUNITA’ CRISTIANE DI BASESegreteria Tecnica Nazionale                                                                                   Bologna, 12 febbraio 2016

Le Comunità cristiane di base italiane esprimono forte indignazione per l'intervento del cardinale Bagnasco, nella sua funzione di responsabile della Chiesa italiana, teso ad "augurare" che la scelta dei senatori sulla proposta di legge sulle unioni civili sia affidato al voto segreto, sulla scia di quanto fece il suo predecessore cardinale Ruini, quando invitò i cattolici a non partecipare al referendum sulla legge 40 per farlo invalidare. 

Alle reazioni di opposizione del governo, delle forze politiche democratiche e della maggioranza dei cittadini uniamo la nostra voce di cristiani impegnati ad essere Chiesa chiamata all’evangelizzazione senza trasformarsi in partito e convinti che in regime concordatario non possono esserci interferenze così gravi della gerarchia  cattolica nella vita politica.

Particolare sdegno suscita questa esplicita manifestazione della volontà dell’episcopato italiano di disattendere  la scelta del magistero di papa Francesco di avviare la Comunità ecclesiale  a realizzare  un rapporto di reciproca autonomia  con le istituzioni politiche secondo le indicazioni del Concilio.