martedì 16 febbraio 2016

IL LEADER DEL PARLAMENTO E’ UNA DONNA MAROCCHINA

Il nuovo presidente della Camera dei rappresentanti olandese è Khadija Arib, 56 anni, nata in Marocco, prima donna africana, musulmana e con la doppia cittadinanza a ricoprire un così alto incarico al Parlamento de L'Aja. Membro del Partito dei lavoratori, deputata dal 1998, ha ottenuto 83 voti su 134, superando gli altri due candidati, Madeleine van Toorenburg (Alleanza cristiano-democratica) e Martin Bosnia (Partito della Liberta). Per lei, che si è detta «commossa», è il coronamento, non soltanto politico, del percorso di integrazione tra due mondi opposti: il Marocco e i Paesi Bassi. Originaria di Hedami, a sud di Casablanca, a 15 anni arriva in Olanda grazie al ricongiungimento familiare, e li studia fino alla laurea in Sociologia ad Amsterdam. Sposata con un pediatra marocchino che «ha sempre fatto molto in casa», tre figli, assistente sociale e consulente familiare, nel 1982 e tra le co-fondatrici dell'Associazione donne marocchine in Olanda. La sua vita sembra un romanzo e lei la racconta nel libro Cous cous di domenica, del 2009.
La sua elezione a presidente della Camera dei rappresentanti - di cui aveva l'interim da dicembre, dopo le dimissioni di Anouchka van Miltenburg - ha suscitato commenti contrapposti: per Geert Wilders, deputato e leader della destra populista, è «un giorno nero nella storia», mentre per il quotidiano Al-Quds Al-Arabi Khadija «rappresenta la volontà degli arabi di coniugare il rispetto per l'identità culturale di origine con i valori, l'etica e la cultura della terra in cui vivono». Il giornale panarabo, pubblicato a Londra, ha anche parole di elogio verso la sua seconda patria, l'Olanda: «questa scelta è la prova della vivacità della civiltà occidentale, con i suoi valori umani universali, e della sua abilità ad accogliere l'"altro"».
Simona Verrazzo

(Il Venerdì 5 febbraio)