"Il viaggio in Polonia è ostico perché questi messaggi del papa sono o irricevibili o sgraditi in questo lembo di continente dove anti- europeismo e xenofobia scrivono l'agenda politica e religiosa. Le Nazioni come la Polonia, oppongono alla "Europa dei diritti e delle libertà", di cui parla Bergoglio, una Europa dei muri e dei respingimenti; rimpiangono identità etnico-religiose, col risultato di far crescere forze ora populiste ora neonaziste, sempre settarie, spesso antisemite; che, come è ormai anche da noi, azzerano il terreno delle grandi coalizioni e ridicolizzano la sinistra che si frantuma sempre più".
(Alberto Melloni, Repubblica 28 luglio).