Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo
NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA
N°29 novembre '16
In evidenza:
APPUNTAMENTI DI COMUNITA'
- 6/11 e 20/11: eucarestie
- 7-8, 14-15, 21-22, 28-29/11 gr. biblici
- 20/11: assemblea di programmazione
NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI
- 4/11: "il pane e la pace" con C. Canal
- 5/11: gr. adulti Rivalta su Gesù storico
- 19/11: incontro Scala di Giacobbe
RECENSIONI
- AA. VV., Ecologia integrale
SPUNTI DI RIFLESSIONE
- Una moschea a Pinerolo?
- La fortuna della crisi
DALLA NOSTRA COMUNITA'
- Questa comunità
APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)
DOMENICA 6 NOVEMBRE dalle ore 10 alle ore 11 - Eucarestia: prepara il gruppo del lunedì pomeriggio.
LUNEDI' 7 e 14 NOVEMBRE dalle ore 15,30 alle ore 17 e MARTEDI' 8 e 15 NOVEMBRE dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: continuiamo la lettura del vangelo di Marco (un capitolo alla settimana). Per alcuni consigli bibliografici si rimanda alla pagina 8 del notiziario di ottobre.
DOMENICA 20 NOVEMBRE dalle ore 10 - Eucarestia: prepara gruppo biblico del martedì sera.
DOMENICA 20 NOVEMBRE dalle ore 11 alle ore 12,30 - Assemblea mensile di programmazione
LUNEDI' 21 e 28 NOVEMBRE dalle ore 15,30 alle ore 17 e MARTEDI' 22 e 29 NOVEMBRE dalle ore 21 alle 22,30 - Gruppi biblici: continuiamo la lettura del vangelo di Marco.
ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero
VENERDI' 4 e 18 NOVEMBRE dalle ore 17,45 alle ore 19,15 – Corso biblico a Torino: presso la sede di via Principe Tommaso 4, inizia la lettura del Deuteronomio.
SABATO 5 NOVEMBRE dalle ore 16,30 – Gruppo adulti a Rivalta: presso la cascina "Filo d'erba" di via Roma, iniziamo un percorso sul Gesù storico (vedi articolo sotto).
DOMENICA 27 NOVEMBRE dalle ore 10 alle 15:30 - Incontro mensile della Comunità nascente di Torino in via Principe Tommaso 4. La giornata comunitaria prevede il seguente programma: accoglienza, eucarestia dalle ore 10:30, pranzo autogestito, ricerca pomeridiana a partire dalle ore 14. Per informazioni: Anna Serafini 338-3311616.
NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI
La Scala di Giacobbe (Gruppo composto da persone gay, lesbiche, bisex, transgender, credenti e non credenti di Pinerolo)
Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato all'incontro a Pradeltorno il 15 e 16 ottobre. Abbiamo vissuto due giornate indimenticabili sotto un cielo clemente, in un delizioso chalet fra gli alberi, i prati e gli animali della Val Pellice.
Sabato abbiamo potuto avvalerci della competenza del professor Luca Rollé per una sapiente lezione sulle modalità e le pratiche della buona comunicazione, resa ancora più appassionante grazie a esercizi e giochi di gruppo.
Domenica abbiamo celebrato una intensa eucarestia ricca di preghiere, letture bibliche, riflessioni e ricordi personali. Grazie alla partecipazione delle comunità cristiane di base di Pinerolo, la predicazione collettiva ha offerto una varietà di punti di vista e di esperienze che ci ha davvero riempito il cuore.
E' stato il modo migliore per festeggiare i quindici anni di esistenza della Scala di Giacobbe, ringraziando Dio del cammino compiuto e invocandolo come compagno di viaggio per il futuro.
Ci siamo lasciati con l'impegno di continuare il nostro cammino e con la gioia di nuovi contatti personali.
Sabato 19 novembre alle ore 17, in sede da definire, presentazione delle antologie di racconti "Over 60 men" e "Over 60 women" (Elmi's World editrice), con Giorgio Ghibaudo, Stefano Paolo Giussani, Milena Paulone, Gianluca Polastri. L'approdo alla terza età presenta importanti peculiarità nel mondo LGBT, dove fino a pochi mesi fa mancava una legge che consentisse il riconoscimento della coppia. Se poi, per un giovane, il coming out è ormai una sorta di rito d'iniziazione alla vita adulta, per chi ha vissuto in "altri tempi" la coscienza di sé non sempre è così presente. Queste due raccolte di racconti forniscono pertanto, in modo accattivante, importanti spunti di lettura per una seria riflessione su cosa voglia dire essere anziani per le persone LGBT.
Alle ore 19,30 cena al FAT in Vicolo Carceri 1. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT.
(per informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com
Pagina facebook: https://www.facebook.com/lasca
Gruppo "Primavera" di Rivalta: alla ricerca del Gesù storico
Sabato 5 novembre alle ore 1630, presso la cascina del "Filo d'erba" a Rivalta (via Roma), gli adulti del gruppo "Primavera" si incontrano con Franco Barbero per iniziare un percorso alla ricerca del Gesù "storico". Il percorso si articolerà in quattro momenti con cadenza bimestrale (la data del secondo è già stata fissata: sabato 14 gennaio). Dopo l'incontro è prevista una cena comunitaria (per questioni organizzative è opportuno avvertire prima se si desidera partecipare). Il gruppo adulti "storico" ha deciso di integrare l'iniziativa con altri 4 incontri con Franco in modo da mantenere l'usuale cadenza mensile. Appena sapremo date e temi vi aggiorneremo.
Gruppo pinerolese "Uscire dalla guerra": "il pane e la pace"
Venerdì 4 novembre alle ore 21, al Teatro del lavoro di Pinerolo (via Chiappero, 12) il comitato "Uscire dalla guerra" organizza uno spettacolo teatrale dal titolo "Il pane e la pace" a cura di Claudio Canal e del gruppo teatro "bequadro". Si tratta di un racconto storico in 10 quadri sulla insurrezione armata dell'agosto 1917 a Torino. L'ingresso è libero. ll prossimo incontro organizzativo del comitato si terrà nella sede della comunità di base di via Città di Gap 13, lunedì 7 novembre alle ore 17,30 (data da confermare).
Collegamento regionale CdB
Si ricorda che, come già comunicato nel notiziario di ottobre, il prossimo collegamento regionale si terrà presso l'usuale sede di "Opportunanda" a Torino martedì 15 novembre dalle ore 17,45. Sarà l'occasione per stabilire temi e date dei prossimi incontri regionali. Partecipiamo numerosi/e!
RECENSIONI (a cura di Franco Barbero)
La presentazione è composta da Pedro Casaldaliga e da José Maria Vigil con queste parole: "Sarà possibile fermare il disastro climatico soltanto se, a tempo di record, trasformeremo la società attraverso una nuova cultura profondamente ecocentrata."
Dopo la COP21, forse questa è l'ultima occasione per salvare la vita del Pianeta come la conosciamo oggi. Ne vale la pena.
Le riflessioni dei diversi autori si uniscono al clamore della Madre Terra, a quello delle foreste mutilate, dei boschi riarsi, dei fiumi inquinati, delle montagne scavate, degli animali messi alle strette in un habitat invaso, delle specie in estinzione.
Facciamo nostro l'appello di Berta Cáceres, martire in Honduras: "Umanità svegliati! Non c'è più tempo! E' urgente cambiare rotta".
In libreria per Adista edizioni, 2016, pp. 156, € 12
SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE
Penso che la rilettura dei percorsi storici e culturali delle nostre tradizioni ed appartenenze religiose ci offra numerosi motivi di riflessione e pressanti inviti alla conversione. Alle nostre spalle, accanto a momenti, luoghi ed esperienze di fecondo ecumenismo, di pace e di convivialità delle differenze, sono stati prevalenti i percorsi di esclusione reciproca.
Forse non è il preciso conteggio delle colpe e delle responsabilità che può aiutarci a proseguire i sentieri che si stanno aprendo, anche sulla scia dei bistrattati profeti del pluralismo religioso.
Le tragiche realtà che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno ci invitano a disarmare ogni fortezza, a superare ogni esclusivismo. Dentro le singole tradizioni religiose, anche se ancora minoritaria, cresce la consapevolezza che siamo tutti alla ricerca del mistero amoroso ed affascinante di Dio, sempre più grande del nostro cuore e della nostra tradizione religiosa.
Dio straripa da ogni religione nel senso che nessuna lo possiede, lo esprime pienamente, detiene la pienezza della verità. Al tempo della concorrenza segue la stagione di una sana e nonviolenta emulazione. Crescono i terreni di un impegno comune per un mondo più giusto, libero e felice.
Pinerolo è una citta fortunata e capace di passi ulteriori. Il dono delle realtà protestanti, ortodosse, dei Testimoni di Geova, di cristianesimi di base, di centri vari di spiritualità ha in qualche modo contribuito ad una cultura del dialogo e della laicità.
La presenza numerosa di fratelli e sorelle musulmane, che data da almeno 30 anni, ha permesso e favorito la creazione di alcuni momenti pubblici di testimonianza , di solidarietà e di impegno comune contro il terrorismo.
A mio avviso, sembra giunto il tempo anche per la nostra città, che dispone di tante forze politiche, amministrative, culturali e religiose tanto preziose ed espressive, di favorire e sostenere la costruzione di una moschea, veramente dignitosa, visibile ed accessibile, come ulteriore luogo di espressione religiosa, di cultura e di dialogo.
Perché non parlarne in una serie di incontri tra cittadini ed amministratori, partendo dall'ascolto delle esigenze e dei desideri delle nostre sorelle e dei nostri fratelli musulmani?
Franco Barbero
Ogni generazione
"Il Dio vivente esige che ogni generazione si faccia creatrice di senso e non abbandoni alla pigra e mortifera deriva dei significati precucinati, fonte di ogni idolatria. Perché il premio allo studio della Torah è lo studio della Torah, e perché quando avrai finito lo studio del Talmud non avrai ancora aperto la prima pagina".
(Moni Ovadia da L. Kushner, Le dieci porte della felicità, pp. 9-10, Piemme ed.)
La fede non va nascosta
"Non abbiamo ricevuto la fede per tenerla nascosta, sepolta nel cimitero del passato, ma perché dia frutto. Oggi ciò significa immetterla nella cultura della modernità così che questa cultura possa diventare una forma provvisoria del regno di Dio.
A tale scopo, la buona novella va tradotta nel linguaggio della modernità. Poiché diversamente dobbiamo temere che essa non rimarrà molto più a lungo buona novella nemmeno per noi".
(Rogers Lenaers, Il sogno di Nabucodonosor, p. 367, Massari ed.)
"Non è vero che il paradigma post-religionale sostenga che le religioni scompariranno; questo è solo l'equivoco in cui cade chi lo valuta in maniera superficiale o pregiudiziale, senza ascoltare gli argomenti in tutte le loro sfumature.
Le religioni possono e dovrebbero continuare, ma ciò sarà possibile solo al prezzo della loro trasformazione, dell'abbandono delle loro pratiche "religionali".
Molti dei compiti che hanno assunto quasi costitutivamente durante il periodo agrario dovranno essere abbandonati. Le religioni dovranno concentrarsi sul compito essenziale, che non cambierà: aiutare l'essere umano a sopravvivere diventando sempre più umano. E questo compito, benché sia quello di sempre, potrà essere espresso con grande e creativo ventaglio di possibilità.
Sebbene, per la loro mancanza di reazione di fronte a questa sfida, di fatto stiano arretrando e morendo - le statistiche lo testimoniano quantitativamente e qualitativamente -, nutriamo la speranza che le religioni, presto o tardi, metteranno a frutto il loro potenziale di sintonia con la Vita e si riconvertiranno, piene di giovialità.
Le crisi sono state nella storia come levatrici che hanno forzato e reso possibile l'apparizione del nuovo.
La grande crisi attuale delle religioni le sta spingendo a ritrovare se stesse, abbandonando molti compiti che avevano dovuto assumere nel periodo agrario e che ora non hanno più senso per il cambiamento radicale del contesto sociale, economico, culturale, evolutivo, epistemologico, filosofico e assiologico.
Parallelamente, stanno riscoprendo se stesse, scoprendo con gioia che la loro vocazione profonda (umanizzare l'umanità) continua a essere possibile, e ancora più urgente in questa nuova tappa evolutiva bio-antropica".
(José Maria Vigil, in "Oltre le religioni", p. 194)
Religione e fede: un rapporto delicato
La religione non è nemmeno parente della fede se non si esprime in una esistenza tutta volta a scoprire l'affascinante mistero di Dio, la Sua presenza e il Suo abbraccio di cui vive tutto il creato.
Ancora: la religione non è nemmeno parente della fede se non sospinge la vita all'amore che si fa giustizia e solidarietà.
Spesso dobbiamo fare i conti con una religione che vuole usare Dio per la propria sicurezza. La fede significa, invece, orientare tutta la nostra vita alla ricerca e al cospetto di Dio. Su questo sentiero vanno in frantumi molte dottrine e molti dogmi in cui abbiamo religiosamente imprigionato Dio. Quando le chiese confezionano dei contenitori dogmatici di Dio, bestemmiano il Suo mistero, sempre affascinante e straripante oltre le nostre parole.
Franco Barbero
La realtà e la presenza di Dio
C'è una realtà che chiamiamo Dio che è la sorgente della vita che viviamo, il potere dell'amore che condividiamo, il Fondamento dell'essere che ci chiama a essere tutto ciò che possiamo essere. Io oggi vivo nella convinzione che non sono separato da questo Dio. Partecipo di qualcosa di eterno, infinito e che va oltre tutti i confini. Il mio essere è accresciuto da questo esperienza. L'alterità mi viene incontro. La trascendenza mi chiama. Dio mi abbraccia.
Non confondete questo Dio con il Dio che abbiamo servito nell'infanzia della nostra umanità. Questo Dio non s'identifica con le dottrine, i credo e le tradizioni. La realtà di questo Dio è oltre tutto questo. Questo Dio non può mai essere catturato dalle parole o asservito alle nostre necessità di potere.
(John S. Spong, Un cristianesimo nuovo per un mondo nuovo, pp. 126-127, Massari ed.)
Tradizione e tradizionalismo
"L'atteggiamento tradizionalistico nei confronti della tradizione impedisce di andare in cerca del significato vivente dei suoi elementi".
(P. Tillich, "L'irrilevanza e la rilevanza del messaggio cristiano per l'umanità di oggi", Queriniana)
Gesù nelle scritture
"Ovunque nella Scrittura Gesù appare come un essere umano che guarda a Dio, che prega Dio per essere aiutato, che si rivolge alla volontà di Dio, che riconosce Dio come qualcuno di più grande".
(Roger Lenaers, in "Il sogno di Nabucodonosor" Massari Ed. pag.141)
Linguaggio mitico e lettura dogmatica
I testi che, ad una lettura dogmatica, vengono interpretati come "divinizzanti" rispetto alla figura di Gesù, appartengono ad un linguaggio mitico che fu ed è spesso ancora oggi interpretato in chiave dottrinaria. Penso al prologo del Vangelo di Giovanni che, nel suo linguaggio poetico e mitico, è quanto di più lontano ci sia da una lettura divinizzante di Gesù.
Franco Barbero
I due volti del dialogo
"La priorità che attribuisco al dialogo delle opere non elimina o riduce la pluralità reale delle varie forme di dialogo. Sebbene una forma abbia una priorità morale e pratica, tutte le forme sono necessarie ed interconnesse.
E così, proprio come ho insistito nel dire che i dialoghi di studio o l'esperienza religiosa sono inadeguati se separati dal dialogo delle opere, devo anche affermare il contrario: un dialogo delle opere liberatorie che non sia sostenuto e guidato da un dialogo di studio o di spiritualità alla fine svanirà o si smarrirà.
Essere prioritario non significa essere migliore; essere più urgente non significa essere più importante".
(Paul Knitter, "Una terra molte religioni", p.259)
Violenza di genere: la doppia petizione
Quello contro la violenza di genere è un impegno in cui la Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI) ha sempre profuso molte energie. È da anni, per esempio, che l'organizzazione promuove il Quaderno "Non più sole. 16 giorni per vincere la violenza", diffuso in occasione del periodo che va dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) alla Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre). Quest'anno, per il quarantennale della sua costituzione, la FDEI ha deciso di ampliare il suo raggio d'azione, lanciando una raccolta firme contro la violenza di genere da consegnare poi al Dipartimento Pari Opportunità del governo. Anzi, non una ma due raccolte firme, perché della petizione esiste una versione pensata per le donne e una pensata per gli uomini.
"Combattere la violenza nei confronti delle donne è stato sempre, per la FDEI, un obiettivo prioritario, perseguito con modalità diverse nell'arco dei suoi 40 anni", ha spiegato la presidente, Dora Bognandi (Nev, 7/9): "Quest'anno, il Comitato nazionale della nostra Federazione ha voluto lanciare un attestato di impegno e una petizione in due versioni. Questo perché l'impegno non è identico per i due sessi, dal momento che vivono realtà diverse. Inoltre, con una lista esclusivamente maschile, intendiamo mettere in evidenza come molti uomini si sentano coinvolti nel combattere la violenza di genere".
Il testo pensato per le donne esprime l'impegno a "non subire passivamente atti di violenza fisica, psicologica, sociale e religiosa che colpiscano noi stesse e le altre donne" e a "operare perché cresca in noi stesse e nelle altre donne la piena consapevolezza della nostra dignità". Quello per gli uomini invece impegna a "non esercitare e non tollerare alcun atto di violenza fisica, psicologica, sociale e religiosa contro le donne" e ad "operare affinché sia rispettata la dignità femminile in ogni ambito di nostra competenza e conoscenza". Entrambi impegnano a "vivere, diffondere e sviluppare una cultura basata sulla parità di genere che si ispiri a legalità, diritto e solidarietà". Inoltre tutti e due si concludono con un appello al Dipartimento Pari Opportunità affinché si adoperi perché "siano superati tutti gli ostacoli di ordine burocratico per far arrivare ai centri antiviolenza già esistenti i fondi a essi destinati"; venga agevolata "la fondazione di centri antiviolenza in ogni Regione d'Italia per proteggere un numero sempre maggiore di donne e minori a rischio, offrendo loro una migliore qualità di vita"; siano avviati "servizi e interventi sul territorio, mirati alla prevenzione, che abbiano come target specifico gli uomini"; venga facilitato il reinserimento socio-lavorativo delle vittime.
La raccolta firme è aperta a tutti. Sul portale Change.org è possibile sottoscrivere le dichiarazioni di impegno fino al 20 novembre prossimo, perché, ha spiegato ancora la presidente, l'intenzione è quella di consegnare le firme al Dipartimento Pari Opportunità in una data quanto più prossima possibile alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
(Ingrid Colanicchia, "Adista", 24 settembre 2016)
Una comprensione sempre parziale
"Il vero volto di Dio è nascosto dentro le ricostruzioni (o caricature) dei suoi presentatori terreni... Dio è sempre diverso dalle ricostruzioni fatte dall'uomo, anche se ispirato. Il Nuovo Testamento non si differenzia in questo dal Vecchio... Anche Gesù, in quanto profeta, è un uomo del suo tempo, comprende, annunzia i segreti di Dio, i misteri del Padre, la propria realtà, il piano salvifico con i sussidi culturali, filosofici e teologici del momento storico e dell'ambiente in cui vive, quindi in maniera sempre locale, determinata, finita".
(Ortensio Da Spinetoli, Chiesa delle origini chiesa del futuro, Borla, 1986 pag.31)
DALLA NOSTRA COMUNITA'
- La comunità ricorda con particolare affetto ed attenzione le persone che attraversano periodi difficili rispetto al lavoro, alla salute, alle problematiche relazionali. E' preziosa la vicinanza reciproca.
- Il tempo che ci regaliamo o che mettiamo a disposizione delle persone nel nostro vivere quotidiano, come il tempo che dedichiamo agli impegni comunitari, tengono viva in noi l'esperienza della gratuità.
- Guardiamo con fiducia, mentre inizia "l'anno della Riforma"(il 31 ottobre 2017 saranno 500 anni) e siamo convinti che il dialogo e la collaborazione tra tutte le religioni possano portare un significativo contributo alla pace del mondo.
- Guardiamoci però dalla tentazione di comparire, di produrre una immagine sproporzionata al nostro reale cammino di fede. E' il "piccolo quotidiano", ci sembra, il terreno in cui seminare a piene mani, "con tutto il cuore", per dirlo con le parole del Deuteronomio.
- Una grandissima gioia ci procurano le persone "nuove", quelle che da settembre si sono unite a noi nella lettura biblica. Sono le voci nuove che rallegrano il cammino di una comunità.
- Segnaliamo inoltre che, oltre all'affitto mensile (263€), il preventivo di spese condominiali è di circa 1000€. E' utile la solidarietà di tutti coloro che ne hanno la possibilità.
Il nostro notiziario
Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573)
- Franca Avaro: 339-8426075
- don Franco Barbero: 0121-72857; e-mail: donfrancobarbero@alice.it
- Fiorentina Charrier: 339-4018699; e-mail: francoefiore@alice.it
- Ada Dovio: 011-9801129
- Francesco Giusti: 320-0842573; e-mail: giupaz@tin.it
- Franca Gonella: 338-5622991
- Ines Rosso: 339-8310247
In attesa del nuovo sito: le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogsp