Il prossimo sabato è la giornata mondiale della psoriasi e l'Adipso (associazione per la difesa degli psoriasici) lamenta che tre milioni di pazienti italiani non vengono curati abbastanza. Infatti - scrive l'associazione - dei 750 mila pazienti che ne avrebbero bisogno, perché hanno una malattia di grado moderato-severo, solo 12 mila sono in terapia con i farmaci biologici, più costosi. Colpa della crisi e di Regioni che tagliano i budget per le terapie, denuncia 1'associazione, ma anche della qualità dei Centri ex-Psocare, oggi allo sbando. Così troppo spesso la malattia evolve e diventa più grave. Per questo è necessario creare un network di centri di riferimento. Il 29 ottobre i dipartimenti di dermatologia di 150 ospedali in tutta la penisola saranno aperti per le visite gratuite e in alcune piazze italiane saranno allestiti gazebo informativi con i volontari dell'associazione per ricevere indicazioni sulla malattia, sulla diagnosi precoce, sui centri di riferimento e sulle possibilità di cura. La psoriasi è stata infatti riconosciuta come malattia non trasmissibile grave dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2014, che ha sottolineato come serva una maggiore sensibilizzazione pubblica sul tema: una presa di coscienza e la presa in carico del paziente che ancora tarda a essere recepita nel nostro paese. L'Oms ha anche sollecitato ai vari paesi iniziative che possano migliorare la gestione della psoriasi e in particolare le misure da adottare non solo per il trattamento della cute lesionata, ma anche delle varie comorbilità che si possono associare alla psoriasi. (e. nas.)
(la Repubblica 23 ottobre)
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