martedì 25 ottobre 2016

UN BUSINESS CHIAMATO GESÙ
Quella dei pentecostali è la religione che cresce di più al mondo dopo l'Islam. In Italia ha già 600 mila adepti. A cui promette la guarigione da ogni male e la ricchezza materiale. In cambio di un decimo del loro stipendio.

A questi ritmi, tra una ventina d'anni i fedeli saranno oltre un miliardo.

Succederá, stasera, succederá, signore, c'è grande attesa, stasera, il miracolo per te, signore, lode a te, spirito di Dio, Gesù, signore. La sala è una cantilena sovrastata a stento dalla musica. C'è chi cammina, chi aspetta, chi piange. Uomini in polo e bermuda militari, piangono. Donne con le méches, piangono. Famiglie rom, piangono. Bianchi, neri, indiani. Alzano le mani, pregano e ripetono: il miracolo accadrà. Come ogni volta. Ci saranno almeno 600 persone sedute e in prima fila, solenne, pure il senatore Domenico Scilipoti. Dopo ore di lodi il pastore chiama i malati sul palco, impone le mani, loro cadono a terra. Il primo dice: «Sono appena guarito dal cancro», una donna da un'artrite. Applausi fragorosi. Altre preghiere, quindi la benedizione delle buste: chi vi metterà 120 euro ne riceverà da Gesù 10 volte tanti. Si alzano per donare in più di cento. E lunedì 19 settembre, il giorno di San Gennaro. Ma qui al Teatro Palapartenope di Napoli il miracolo non è per il sangue del santo, bensì per lo spirito servito dal pastore americano Benny Hinn, invitato in Campania da una chiesa locale. Chiesa cristiana pentecostale.
I pentecostali sono oggi nel mondo 644 milioni. Si tratta della religione in maggiore, tumultuosa, crescita  dopo l'Islam, con masse ormai consolidate in Brasile, America Latina, Africa e Asia. Il "Pew Reseach Center" stima che in una generazione supereranno il miliardo. Sono il cristianesimo del futuro, dicono gli esperti. Anche in Italia, sottotraccia, raramente raccontati dai media, crescono. E adesso contano, secondo gli studi, oltre 600 mila fedeli, di cui 300 mila italiani, gli altri immigrati. Divisi al loro interno da posizioni spesso inconciliabili, i cristiani pentecostali e carismatici sono accomunati da alcuni elementi. Primo: rifiutano la struttura cattolica; il rapporto con il trascendente è personale; le comunità gemmano di continuo nuove chiese, nuovi pastori. Secondo: la Bibbia «non erra mai», è l'unico testo, il solo fondamento, e va considerata per intero, dal Levitico agli Atti. Terzo: i doni dello Spirito Santo funzionano ancora. Per cui lo Spirito può scendere, far parlare le persone "in lingue", curarle e liberarle dal demonio (che esiste, è concreto, gli esorcismi frequenti). Dalle convention miliardarie alle messe in periferia di alcuni pastori eroi, il pentecostalesimo si presenta cosi come una fede che sa tenere strette le persone, che forma leader, fa cantare, divertire e commuoversi, una fede che promette di guarire, liberare dai debiti e dal malocchio, oltre che di benedire, secondo alcuni, anche la prosperità economica.
Tutti ci tengono a testimoniare il miracolo, sempre. Un miracolo individuale, personale: il modo proprio con cui Gesù li ha salvati. «Non avevo soldi, pregavo. Chiamano dall'Inps: un Tfr non ritirato da 3mila euro»; «Sono ancora pieno di debiti, ma non ho più ansia: so che grazie a Cristo riuscirò». Fino alle guarigioni, le cui memorie sono onnipresenti: «Mi avevano diagnosticato il cancro. Ho pregato. Quando sono tornata non c'era più niente», «La notte ho sentito la mano di Cristo. Il giorno dopo il tumore era scomparso. I medici non ci credevano».
Francesca Sironi
Mario Spada

(L'Espresso 16 ottobre)