mercoledì 25 gennaio 2017

50 sfumature di incertezza

Nel nuovo millennio sarà la tecnologia a svolgere i compiti di routine della medicina per i quali possono essere generati algoritmi. Il nostro valore come medici risiederà nello spazio delle sfumature di grigio, dove avremo il supporto dei nostri pazienti che vivono con l'incertezza». Così conclude un editoriale il New England Journal of Medicine che sancisce la necessità di una nuova rivoluzione della medicina, abituata e addestrata a cercare le certezze, incapace di confrontarsi con, invece, le incertezze e le ambiguità che regolano gli iter terapeutici, ovvero le vite dei malati, nell'era della personalizzazione. Dove uno vale uno e si fa una gran fatica a stabilire bianchi e neri, verità assolute da proporre ai pazienti. Il New England invita i dottori a cambiare paradigma perché «tollerare l'incertezza è essenziale per noi medici, per i nostri pazienti, e per il sistema sanitario nel suo complesso». La caccia alla diagnosi sicura fa esplodere i budget; la dicotomia tra le narrazioni e il giorno per giorno dei malati e le risposte in bianco e nero dei protocolli inceppa i rapporti, rende tutti più insoddisfatti. Ma è già un risultato che qualcuno oltreoceano lo metta nero su bianco.
Daniela Minerva

(la Repubblica 17 gennaio)