mercoledì 25 gennaio 2017

La clericalata è lombarda

Il 2016, secondo l'Unione atei e agnostici razionalisti, è stato l'anno della Lombardia: è risultata la Regione con «il più alto tasso di clericalismo istituzionale», avendo inaugurato l'anno appena trascorso con l'invio del gonfalone al Family Day e con la scelta di illuminare il Pirellone contro la legge sulle unioni civili. Da tempo lo Uaar pubblica sul suo sito la "clericalata della settimana", conducendo una battaglia irriducibile e solitaria in nome dello Stato laico e contro le iniziative religiose (sempre cattoliche, sia chiaro), lanciate dalle amministrazioni pubbliche (//blog.uaar.it/category/clericalate/); e la Lombardia ha raccolto il più alto numero di segnalazioni. Il sito dello Uaar è intrigante anche perché l'attenzione per tutto ciò che riguarda la sfera religiosa è altissima.
Si citano studi, saggi, inchieste; si analizzano la Bibbia e i Vangeli a proposito di divorzio, confessione, omosessualità; e poi i Vangeli apocrifi, la figura di Gesù...
Viene in mente un recente sondaggio Censis, secondo il quale il 31 per cento degli italiani considera il Vangelo un pilastro della cultura occidentale, ma l'80 per cento non lo legge "mai o quasi mai» e circa il 50 per cento non sa rispondere a questa domanda: quanti sono gli evangelisti? Sorprendente, vero? Ma qualcosa ci dice che gli atei e agnostici dello Uaar lo sappiano benissimo. (Noi lo ricordiamo per scrupolo: gli evangelisti sono quattro).
Claudia Arletti

(Il Venerdì 13 gennaio)