lunedì 20 marzo 2017

POVERO SANDINISMO, ORTEGA SFRATTA L'EX AMICO E POETA

Ernesto Cardenal. Poeta e sacerdote nicarageuense, la cui figura rimpicciolita dagli anni, con basco nero e barba bianca, fa ormai parte dell'iconografia della sinistra. Poesie come Oración por Marilyn Monroe gli hanno guadagnato premi come il Pablo Neruda. Ma è soprattutto per il doppio ruolo di sacerdote della teologia della liberazione e sandinista storico che è diventato una figura iconica: ministro della Cultura nel primo governo di Daniel Ortega, anno 1984, e impegnato accanto ai campesinos e alle popolazioni indigene.
Eppure adesso il 92enne Cardenal rischia di restare senza casa, dato che non dispone degli 800 mila dollari al cui pagamento lo ha condannato una recente sentenza, legata alla scuola per leader campesinos fondata dal poeta e trasformata poi in albergo, di cui la donna a cui era stata affidata la gestione rivendica pretestuosamente la proprietà. La modesta abitazione in cui vive da più di 49 anni a Managua, meta in passato di scrittori come Greene e Garcia Marquez, sarà messa all'asta, e il mondo letterario e cattolico internazionale si è mobilitato per chiedere al presidente Ortega (tornato al potere nel 2007) di cancellare il provvedimento, mentre il Pen Club ha invitato le autorità a «cessare la persecuzione». Sono in molti a credere che all'origine della sentenza ci sia infatti una vendetta dell'anziano Daniel, ormai al suo terzo mandato consecutivo e la cui deriva familista e illiberale gli ha inimicato un puro come Cardenal, ex compagno nella lotta contro Somoza e da molti anni avversario accanito.
«Siamo in una dittatura. La giustizia è nelle sue mani, così come l'esercito e la polizia» ha tuonato il poeta, e intanto accusava Rosario Murillo, la potentissima primera dama ed eminenza grigia, di averlo sempre odiato. Ed è da lì che Ortega ha cominciato a macinare vendette, come con tutti quelli che lo attaccano, soprattutto se sono vecchi compagni e gli rinfacciano la svolta lontanissima dagli ideali sandinisti. Tant'è che a Cardenal non è mai stato riconosciuto uno straccio di pensione. Il poeta ha preso posizione contro il presidente per il faraonico progetto del Canale interoceanico, che ha diviso i nicaraguensi e scatenato la repressione contro i dissidenti. La ritorsione verso Cardenal è stata più silenziosa. O almeno così sperava Ortega.
Gabriella Saba

(Il Venerdì, 10 marzo)