“Giovanni
vede il rapporto tra Gesù e Dio in modo funzionale, come risulta
chiaro dall’argomentazione addotta dal Gesù giovanneo
(Gv10,34-38): per Giovanni Gesù è realmente uomo, ma in un rapporto
del tutto singolare con Dio, una relazione che trascende di gran
lunga qualsiasi altra. Chi conosce lui conosce il Padre (8,19) e chi
vede lui vede il Padre (14,9). Ciò che Gesù dice e fa manifesta la
sua persona, rivela cioè il mistero della sua unità vitale con il
Padre. In questo senso la funzione è la sua stessa persona”
(Ed.
Schillebeeckx, Il Cristo. La storia di una nuova prassi, Queriniana,
Brescia 1980, pag. 502).