domenica 15 aprile 2018

DEPORRE GLI OCCHIALI DOGMATICI

“L’esperienza dice che il comune cristiano, senza una particolare formazione critica, legge i vangeli sinottici pensando che lì vi sia già chiaramente espresso il dogma cristologico. Nella nostra mente poi i testi evangelici sono già “occupati” da una determinata interpretazione. Ci sono stati letti, proclamati e insegnati a partire da una determinata interpretazione, senza che potessimo renderci conto della distanza che corre tra l’interpretazione con cui li percepiamo e ciò che dicono i testi in se stessi…. Se leggiamo, per esempio, attentamente e con senso critico i vangeli sinottici scopriamo, in primo luogo, che non ci parlano mai del “Figlio di Dio” come seconda persona della santissima Trinità; la dottrina della Trinità è stata elaborata molto dopo…”
(José Maria Vigil, Teologia del pluralismo religioso, Borla 2008, pag. 192).