Coppie gay, vademecum per i figli
Il Comune mette a disposizione un ufficio per chi vuole informazioni sulle procedure per registrare i bambini già nati e quelli "in arrivo"
Arriva in modo indiretto la risposta della sindaca Chiara Appendino alle critiche, del mondo cattolico e dalla destra, sulla scelta di registrare i figli delle coppie omogenitoriali con i nomi di entrambe le madri o i padri. La giunta M5s continua, in attesa che la procura e il prefetto Renato Saccone prendano posizione sui 3 atti di nascita vergati lunedì dalla prima cittadina. E lo fa annunciando una sorta di vademecum per le famiglie "rainbow".
Il nuovo servizio, con un ufficio dedicato all'Anagrafe Centrale di via della Consolata, è pronto. Nelle scorse settimane almeno 5 coppie, alcune con figli già nati, altre ancora in attesa, avevano manifestato interesse per la procedura e ieri sono arrivati i chiarimenti del Comune. «Per le formalità necessarie non serve l'intermediazione di legali o associazioni» fanno sapere da Palazzo Civico. Finora infatti le tre coppie che avevano ottenuto l'ok dal Comune per registrare i figli, senza un provvedimento del giudice, si erano appoggiate a legali e alle associazioni per i diritti Lgbt. Ora non sarà più così: «Le coppie potranno rivolgersi all'Ufficio Nascite dello Stato Civile della Città di Torino - spiegano i funzionari in un avviso pubblico.
L'ufficio provvederà ad annotare i recapiti telefonici e la data presunta del parto. Qualora i figli siano già stati registrati in un altro Paese, i contenuti degli atti formati all'estero». Insomma acquisiranno tutta la documentazione necessaria perché la sindaca possa poi scrivere l'annotazione a margine dell'atto di nascita, come ha fatto lunedì.
Il Comune ha anche individuato il luogo dove le coppie devono recarsi: ufficio al primo piano di via della Consolata 23, e mette a disposizione due numeri telefonici (lo 011.011.25339 o lo 011.011.25252) per avere informazioni più specifiche.
Jacopo Ricca
(la Repubblica 28 aprile)
Il Comune mette a disposizione un ufficio per chi vuole informazioni sulle procedure per registrare i bambini già nati e quelli "in arrivo"
Arriva in modo indiretto la risposta della sindaca Chiara Appendino alle critiche, del mondo cattolico e dalla destra, sulla scelta di registrare i figli delle coppie omogenitoriali con i nomi di entrambe le madri o i padri. La giunta M5s continua, in attesa che la procura e il prefetto Renato Saccone prendano posizione sui 3 atti di nascita vergati lunedì dalla prima cittadina. E lo fa annunciando una sorta di vademecum per le famiglie "rainbow".
Il nuovo servizio, con un ufficio dedicato all'Anagrafe Centrale di via della Consolata, è pronto. Nelle scorse settimane almeno 5 coppie, alcune con figli già nati, altre ancora in attesa, avevano manifestato interesse per la procedura e ieri sono arrivati i chiarimenti del Comune. «Per le formalità necessarie non serve l'intermediazione di legali o associazioni» fanno sapere da Palazzo Civico. Finora infatti le tre coppie che avevano ottenuto l'ok dal Comune per registrare i figli, senza un provvedimento del giudice, si erano appoggiate a legali e alle associazioni per i diritti Lgbt. Ora non sarà più così: «Le coppie potranno rivolgersi all'Ufficio Nascite dello Stato Civile della Città di Torino - spiegano i funzionari in un avviso pubblico.
L'ufficio provvederà ad annotare i recapiti telefonici e la data presunta del parto. Qualora i figli siano già stati registrati in un altro Paese, i contenuti degli atti formati all'estero». Insomma acquisiranno tutta la documentazione necessaria perché la sindaca possa poi scrivere l'annotazione a margine dell'atto di nascita, come ha fatto lunedì.
Il Comune ha anche individuato il luogo dove le coppie devono recarsi: ufficio al primo piano di via della Consolata 23, e mette a disposizione due numeri telefonici (lo 011.011.25339 o lo 011.011.25252) per avere informazioni più specifiche.
Jacopo Ricca
(la Repubblica 28 aprile)