“Il
primo servizio di cui siamo debitori agli altri membri della comunità
è di ascoltarli. Come l’inizio del nostro amore per Dio consiste
nell’ascoltare la Sua parola, così l’inizio dell’amore del
prossimo consiste nell’imparare ad ascoltarlo. L’amore di Dio per
noi si distingue proprio in questo: che non si limita a parlarci, ma
vuole anche ascoltarci.
Imparare
ad ascoltare il nostro fratello è dunque fare per lui ciò che Dio
ha fatto per noi. Certi cristiani ed in particolare i predicatori, si
credono sempre obbligati a “dare qualcosa” quando sono con altri
uomini. Dimenticano che ascoltare può essere più utile che parlare.
Molte persone cercano un orecchio che li voglia ascoltare e non lo
trovano fra i cristiani, perché i cristiani si mettono a parlare
proprio quando dovrebbero saper ascoltare. Ma chi non sa più
ascoltare il suo fratello finisce per non ascoltare neppure più Dio
stesso, salvo parlargli in continuazione.
Egli
introduce così un germe di morte nella sua vita spirituale e tutto
quello che dice finisce per non essere altro che chiacchiera
religiosa, condiscendenza clericale, valanga di parole pie. Non
sapendo più accordare un’attenzione tesa e paziente agli altri, si
parlerà loro sempre fuori bersaglio. E ciò senza più rendersene
conto. Chi stima il suo tempo troppo prezioso per poterlo perdere ad
ascoltare gli altri, in effetti non avrà mai tempo per Dio e per il
prossimo; non ne avrà che per se stesso, per i suoi discorsi e le
sue idee personali”
(Dietrich
Bonhoeffer)