domenica 29 luglio 2018

UN CAMMINO PROFICUO


Per molti anni nella comunità cristiana di base di Pinerolo di cui faccio parte sembrò normale che la preparazione al matrimonio tra credenti dovesse avvenire in momenti diversi per eterosessuali ed omosessuali e persone Lgbtq.
Solo negli ultimi 4 anni è maturata l’idea e la prassi pastorale di un unico “gruppo verso il matrimonio”. Le celebrazioni sono sempre state (da ben 40 anni) liturgicamente paritarie, ma fu più lenta l’acquisizione di un identico cammino comunitario, consapevoli che si va in ogni caso verso la famiglia nelle sue declinazioni plurali.
Propongo questo percorso come piccolo passo possibile che può essere compiuto in una parrocchia o in una comunità. Il problema è scoprire e vivere l’amore, non il fatto che esso sia etero o omosessuale. E’ il dono di Dio che fa esistere la famiglia in molte famiglie.
Questa teologia e questa prassi pastorale mostrano nei fatti di essere la casa accogliente di tutti i figli e le figlie di Dio.
Ma attenti: la coppia che per motivi personali ed ambientali, desidera compiere un cammino particolare e non di gruppo, non può essere costretta a partecipare al gruppo. Nella fase di accoglienza pastorale, occorre ascoltare con il massimo rispetto, le esigenze che la coppia manifesta. La proposta della partecipazione al gruppo non può diventare una imposizione. Non tutti si sentono di manifestare pubblicamente la loro storia e la loro identità. I percorsi devono sempre restare disponibili alle differenze.
Franco Barbero