IL SANGUE VERSATO IN NOME DI DIO E DEL PETROLIO
(Gazzetta di Modena Beppe Manni 15 VII 2018)
(Gazzetta di Modena Beppe Manni 15 VII 2018)
Sabato 7 luglio a Bari il papa ha organizzato un incontro con 22 patriarchi delle chiese orientali: greca, russa, copta, latina, luterana. L'argomento: la tragica situazione del Medio Oriente.
Il cristianesimo nasce a Gerusalemme nel I secolo. Quasi da subito nascono divisioni legate all'interpretazione delle scritture. Il concilio di Nicea del 325 scomunicò i cosiddetti eretici. Nel 1054 Costantinopoli si staccò da Roma che pretendeva la supremazia anche sui patriarcati orientali. Nel XII secolo i movimenti "pauperistici" che predicavano il ritorno alla chiesa povera degli inizi, furono scomunicati da Roma. Compresi i Valdesi. Ma le grandi divisioni avvengono nel '500 con Lutero ed Enrico VIII, che fondano la chiesa riformata e quella anglicana. Altre chiese "metodiste" ed "evangeliche" nascono in America nel XVIII secolo.
Tutti fanno riferimento alla bibbia, ma le interpretazioni sono diverse. Nei secoli le chiese si sono radicate nelle nazioni con un credo, una liturgia e alleanze politiche profonde, con strutture gerarchiche di potere e grossi interessi economici. Ecco perché il dialogo interconfessionale che da 50 anni viene tentato risulta faticosissimo.
La nuova strada che Francesco sta tentando è la via della preghiera comune e dell'impegno per la pace e la giustizia. È questo il senso dell'incontro a Bari tra le chiese di oriente. Di fronte al duplice scandalo della divisione in nome di Cristo (Gerusalemme "amata da Dio e ferita dagli uomini" è una bestemmia vivente). E specialmente dei massacri che da decenni insanguinano le terre benedette dove nacque il cristianesimo. Non solo per interessi di egemonia geopolitica, ma anche per i fondamentalismi e fanatismi delle tre religioni del libro Ebraismo, Cristianesimo, Islam.
La nuova strada ecumenica: pregare insieme il Dio comune che vuole il bene di tutti gli uomini specialmente degli ultimi e dei poveri; impegnarsi per far cessare le guerre, ridare una patria ai milioni di profughi "con l'ascolto e il dialogo"..."Contro i profitti estranei al Medio Oriente".
Le religioni ebbero da sempre una triplice finalità: "Istrumentum regni" strumento di potere per tenere soggiogate le plebi attraverso dogmi e precetti (oppio dei popoli di marxiana memoria); una funzione consolatoria con le liturgie e le preghiere. Ma anche di denuncia delle ingiustizie e di impegno diretto per realizzare un mondo di pace e di giustizia. Come i Profeti, Giovanni Battista, Gesù, san Francesco, Romero, Ghandi, Luther -King. Predicatori disarmati che pagarono con la vita. Di fronte al mare di sangue e di lacrime che inondano il medio oriente sono veramente poca cosa le sottigliezze teologiche che dividono i cristiani. "L'umanità ascolti, vi prego, il grido dei bambini, solo asciugando le loro lacrime il mondo, ritroverà la sua dignità". Grida il Papa e gridiamo tutti noi.
Come possono i milioni di "cristiani" così disimpegnati e sordi, pregare ancora il Cristo del perdono e dell'amore vicendevole, senza bestemmiare?