martedì 14 agosto 2018

PER NON CONFONDERE LA FEDE CON UNA LEGGENDA


MARIA ASSUNTA IN CIELO ?

Domani
la liturgia cattolica ricorda anche la festa dell'Assunta. Maria, rapita in cielo, ormai scorrazza da un estremo all'altro, da un'apparizione all'altra: vergine, immacolata, madre di Dio, regina del cielo... è ormai l'astro più luminoso del firmamento cattolico.

Pio XII operò il passaggio dalla dottrina devozionale al dogma. Era l'anno 1950. Senza un minimo di supporto biblico, il papa proclamò unilateralmente questo dogma suscitando le ire delle varie chiese cristiane. Ma tale proclamazione serviva in un momento critico della chiesa cattolica a rafforzare il potere papale, ad arginare le nuove correnti politiche socialiste e femministe. I dogmi spesso rispondono alle esigenze del potere ecclesiale o politico per riaffermare se stessi.
La donna ideale, quella da imitare, diventava questa donna spiritualizzata, vergine ed immacolata, asessuata...una bella statuina di gesso.

E così Maria, la donna ebrea, è stata completamente sottratta a se stessa, cancellata.

Rapita in cielo su una "carrozza angelica", è diventata la bambola religiosa , disponibile ad ogni operazione devozionale e commerciale. Questa donna, sottratta al fetore del cadavere, fu disumanizzata.

La sua fede, il suo impegnativo cammino di donna credente e di sposa di Giuseppe e madre di una numerosa famiglia, sono stati così nascosti sotto un castello artificiale di dogmi.

La sua femminilità è stata occultata esaltandola con una montagna di privilegi soprannaturali.

La leggenda antica della "dormitio Mariae", con cui si voleva semplicemente dire che Dio ha accolto Maria di Nazareth presso di sé, è stata pervertita in una esilarante "verità di fede". Con il dogma dell'Assunta questo percorso ideologico di travisamento della figura storica di Maria raggiunge l'apice.
Le parole del dogma (num. 966 del Catechismo della chiesa cattolica) suonano persino ridicole: “....Fu assunta alla celeste gloria con il suo corpo e alla sua anima e dal Signore esaltata come la regina dell'universo....”
Di questo cosiddetto dogma non esiste traccia benché minima nelle Scritture e così si è fatto ricorso a fantastiche connessioni con altre donne delle Scritture.
Sappiamo invece (Nuovo dizionario di mariologia, pag.167) che nel secolo VI avvenne lo sviluppo storico in oriente della credenza dell'assunzione. Si cominciò allora a celebrare la festa del transito o “dormizione di Maria” fissata con decreto particolare dell'imperatore Maurizio al 15 Agosto in sostituzioni di culti pagani.
Oggi nessun cristiano è tenuto a mettere questa leggenda sul conto della fede. Piuttosto è importante raccogliere da Maria la sua profonda testimonianza di fiducia in Dio. E' ovvio che questa festa devozionale non fa parte della confessione di fede cristiana . Resta il danno dell'ignoranza del dato storico sulla figura di Maria di Nazareth che, come ognuno di noi viene accolto dopo la morte tra le braccia di Dio, senza strombazzamenti angelici e ridicole operazioni missilistiche.
Oggi la ricerca biblica e storica ci ha liberati dall'equivoco dei fardelli inutili che ci fanno scambiare per fede ciò che invece è una leggenda devozionale di cui si può fare totalmente a meno.

Franco Barbero