Salmo
8
- Per comprendere il significato del salmo
Quando
scesero sul suolo della luna, gli astronauti N. Armstrong e E. Aldrin
posarono sulle sabbie lunari una lapide con l’incisione di questo
salmo che loda lo sguardo estasiato con cui l’uomo contempla
l’universo. Questo salmo sembra nascere dalla reazione estasiata di
qualcuno che, ammirato, contempla il cielo stellato. Nel Nuovo
Testamento, la lettera agli Ebrei ha trasformato questo canto
notturno nell’inno della notte di Natale in lode a Gesù, figlio di
Dio, uomo e fratello di ogni essere umano (cf Eb. 2, 5, 8). Il salmo
riprende il libro della Genesi, secondo il quale noi siamo fatti a
immagine e somiglianza (replica) di chi ci ha creati. Una tradizione
ebraica, attribuita al rabbino Lurià, dice che tutta la creazione
(non solo gli esseri umani) è sgorgata, come scintille, dal seno
della divinità ed è divina, perché ha in sé le fiamme della Madre
divina, dal cui grembo sono usciti tutti gli esseri viventi.
- Salmo, al contemplare il cielo stellato
Brilla
il tuo nome su tutta la terra,
potessi
io, là nei cieli, cantare la tua gloria.
Balbettando
come un bambino,
potessi
io confondere i tuoi avversari
e
zittire la loro forza con la debolezza
del
mio silenzio.
Quando
guardo il cielo immenso, scintillante,
le
stelle, la luna e tutto ciò che vi hai posto,
dinanzi
alla creazione, io mi chiedo:
Lo
hai posto nel mondo
appena
inferiore a un dio,
lo
hai coronato di gloria e di potenza,
gli
hai affidato la creazione,
le
bestie e le greggi, i pesci e gli uccelli,
affinché
di tutto si prendesse cura con zelo.
Brilla
il tuo nome su tutta la terra.
Potessi
io, là in cielo, cantare la tua gloria.
- Preghiera per continuare il salmo
“Per
te mi piego sotto la forza del vento. Bevo te nei raggi del sole. Ai
monti io proclamo la tua maestà e contemplo la tua immagine riflessa
nel lago. Ascolto le tue parole nella voce degli uccelli e ricevo da
te la tranquillità per vivere in pace con tutte le creature”
(preghiera degli indiani irochesi del Canada).
IV
Dal salmo al mondo di oggi
Uno
dei più gravi problemi del mondo presente è la crisi ecologica. La
terra e tutta la natura sono vittime dell’ambizione umana. Per
avviare a soluzione questa crisi è necessario andare alla radice del
problema cambiando il nostro modo di considerare la terra, l’acqua
e tutta la natura. E’ importante evidenziare la visione biblica,
secondo la quale l’universo è riflesso di Dio e sacramento della
presenza divina. Per iniziare, esercitati a contemplare la presenza
divina in un fiore o in un bel paesaggio; ma, soprattutto, impegnati
a preservare l’ambiente e a proteggere le acque e l’integrità
del nostro pianeta. Collabora con chi ha a cuore la causa ecologica
nel luogo in cui vivi, e così continuerai questo salmo con la tua
vita e con le tue azioni concrete.
Marcelo
Barros