PAOLO
SACCHI, Storia
del secondo Tempio (Israele
tra VI secolo a.C. e I secolo d.C.), Sei 2002, pag. 530, € 18,00.
Un
viaggio di storia e di fede così documentato ed appassionante può
solo essere il prodotto di lunghi anni di rigorose ricerche di uno
studioso sempre originale, di cui nella mia biblioteca ho una vasta
produzione. Eccone la presentazione dell’Editore:
“Questo
libro non è una storia d’Israele nel senso classico del termine;
non lo è né per il limitato spazio di tempo preso in
considerazione, né per il modo di trattare l’argomento. Il periodo
che va dal VI secolo a.C. al I d.C. è l’epoca durante la quale la
Bibbia ha assunto la sua forma attuale, ed è quella in cui nel
giudaismo sorsero varie teologie, dalla cui competizione reciproca
sono derivati due massimi fenomeni del nostro tempo: il giudaismo
rabbinico e il cristianesimo. Prendendo in considerazione non solo
gli scritti canonici, ma anche apocrifi e gli scritti di Qumran,
l’opera si propone di essere una storia globale, dove i fatti
culturali vengono colti nella loro dinamica e messi il più possibile
in relazione con gli avvenimenti politici. Essa aspira altresì a
offrire un contributo originale al dibattito ebraico-cristiano, nel
quale il pensiero cristiano delle origini non è visto in
contrapposizione al giudaismo, ma come parte viva di esso, erede di
un antico modo di intendere il rapporto dell’uomo con Dio”.
Abbiamo
un immenso bisogno di studi di questo livello per disporre di
strumenti storici e per collocare nei relativi contesti la
letteratura biblica. Il pregiudizio che il cristianesimo non sia
stato uno dei “giudaismi” del primo secolo è ancora imperante.
Ma oggi è certamente ben documentata questa varietà giudaica.
Franco
Barbero