E’
interessante notare come, oggi, il tema del perdono sia passato da un
ambito specificamente religioso a uno psicologico, sociale, umano.
Lo specifico dell’Università del Perdono di Torino è quello di riferirsi alla universitas, cioè
alla capacità di rapportare il perdono a vari ambiti disciplinari, il
perdono infatti è un mezzo efficace per curare le ferite del passato e
per affrontare con coraggio le difficoltà del futuro. Esso è soprattutto
una liberazione interiore da quanto ci tiene schiavi della nostra
negatività, quella che ci costruiamo e quella che gli altri ci impongono
con le loro offese. Perdonare significa rompere il circolo vizioso che
ci porterebbe a rispondere al male con il male, all’offesa con l’offesa,
creando così una catena infinita di sofferenza.
Non è libero e felice chi non ha ferite, ma chi le sa guarire.
Il
perdono non consiste, dunque, nella remissione della colpa o della
responsabilità dell’offensore; non corrisponde alla dimenticanza
dell’offesa ricevuta e neanche nell’assoluzione unilaterale
dell’offensore.
Il
perdono è un atto di liberazione di se stessi dai vincoli, dalla
prigionia che l’offesa ricevuta e il ruolo di vittima inducono ad
attribuirsi, compromettendo il futuro.
Il perdono è un atto di volontà ponderata, di giustizia riparativa, verso se stessi, di benevolenza e di autoterapia.
Carla Destefanis
L'incontro è programmato per il giorno 29 settembre alle ore15,30 in Via Pinerolo 102 a Piossasco.
Arrivederci a sabato