domenica 28 ottobre 2018

IL FILM DEL CANDIDATO CHE IMBARAZZA SALVINI


Il vicepremier Matteo Salvini, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e la leader di FdI Giorgia Meloni sono i protagonisti del trailer del film Italian Politics for Dummies, postato ieri su Internet dal giornale inglese The Guardian. Si tratta del racconto dell’ultima campagna elettorale nel comune di Palermo (2017) firmato dal giornalista delle Iene Ismaele La Vardera, in qualità di candidato sindaco, che approderà davvero nelle sale cinematografiche e sarà co-prodotto da Davide Parenti e distribuito da Medusa di Mediaset. 
Il Guardian e lo stesso La Vardera su Facebook annunciano l’uscita per il 26 novembre. Era un candidato vero o ha solo voluto fare un esperimento per vedere chi l’avrebbe preso sul serio e come? Il giornalista 22enne de Le Iene, che ha preso il 2,7% ha raccontato che avrebbe deciso di registrare con una telecamera nascosta gli incontri strategici e le negoziazioni politiche solo a un certo punto della propria campagna elettorale; l’incontro casalingo con Totò Cuffaro, le ore di colloquio con Matteo Salvini, l’offerta di Giorgia Meloni di mettere il suo nome in lista, fino al momento più suggestivo consumatosi in un seminterrato del quartiere Kalsa di Palermo, roccaforte della Mafia siciliana.

Il GIOVANE candidato, propostosi come novello Davide contro Golia nelle strutture elettorali locali, il nuovo appassionato di politica contro i vecchi metodi di fare politica, sarebbe stato accompagnato persino al cospetto di un parente del boss Gino ” U Mitra “ Abbate, che gli avrebbe offerto 300 voti e 30 euro l’uno al suono della consueta dichiarazione” Qui la gente ha fame. Noi decidiamo per chi vota la gente, altrimenti non vota “. Dopo il modesto risultato elettorale, La Vardera ha confessato l’intento di svelare i retroscena della campagna ed è tornato dagli attori protagonisti dei suoi girati segreti.
Cuffaro avrebbe dichiarato che” le conversazioni che hai registrato tra noi non cambieranno nulla “. Salvini si sarebbe astenuto dal commentare. Resta il fatto che il film darà uno spaccato disarmante del modo di fare politica, di tutti gli interessi e di tutti gli inquinamenti (anche mafiosi) che ruotano attorno alla libera scelta di voto.
MAR.FRA
Il Fatto quotidiano 23 ottobre2018