La
prima causa di morte tra i giapponesi di età compresa tra i 10 e i 19
anni è il suicidio.
Il numero di suicidi in Giappone è sceso a 21.000
nel 2017, un calo notevole rispetto al picco del 2003, in cui 34.500
persone si tolse la vita. Ma negli ultimi trent'anni non è mai stato
così alto tra i minorenni.
Lo ha annunciato il ministero
dell'istruzione, secondo cui nell'anno fiscale 2016- 2017 si sono
suicidati 200 ragazzi che frequentavano le scuole elementari o le
superiori. Tra i motivi del loro malessere ci sono problemi familiari,
preoccupazioni per il futuro e bullismo. Ma più della metà dei ragazzi
che si sono tolta la vita non ha lasciato note.
La gerarchia tra i
ragazzi e la forte competizione tra gli studenti, in particolare in
vista degli esami, secondo gli esperti sono tra le cause principali del
malessere degli studenti.
Secondo un rapporto del governo del 2015 sui
minorenni che si sono tolti la vita tra il 1972 e il 2013, il picco dei
suicidi nel corso dell'anno era il 1 settembre, il primo giorno di
scuola dopo la pausa estiva.
Dei 18.048 ragazzi che si sono suicidati in
quell'arco di tempo, ogni anno in media 92 hanno scelto il 31 agosto,
131 il 1 settembre e 94 il 2 settembre. Il tasso di suicidi è alto anche
all'inizio di aprile, quando comincia il primo semestre dell'anno
scolastico.
Internazionale 15 novembre 2018