Murgia-
Janeczek
"Attenti
al fascista che è in noi “
L'essere scrittrici e
intellettuali le accomuna meno dell'essere donne compagne di ideali e
di battaglie, tanto che Michela Murgia e Elena Janeczek mentre
parlano hanno quel modo di guardarsi, ascoltarsi e di rimbalzarsi la
parola, che fa sembrare agile anche il dialogo a partire da
Istruzioni per diventare fascisti
Murgia, oltre che
scrittrice, è tante cose. Conduttrice tv, critica letteraria,
animatrice del dibattito( non solo) letterario italiano.
Janeczek ha vinto quest'anno
lo Strega con
La ragazza con la Leica
(Guanda),
un romanzo che attraverso la storia della fotografa Gerda Taro
racconta una generazione di giovani antifascisti, In quegli anni
Trenta che hanno tanto in comune con i tempi odierni. Tutte e due
partecipano attivamente alla campagna a sostegno della missione
Mediterranea con la nave Mare Ionio che pattuglia il canale di
Sicilia per soccorrere i migranti.
Da qui, dalle politiche di
destra dell'attuale governo, parte il loro ragionamento, in un
giardino milanese.
Perché gli scrittori e
gli artisti si occupano tanto di fascismo?
JaneczeK:<>.
Murgia:<<
Sono convinta che il fascismo come ideologia sia riconducibile
facilmente al leghismo per molte analogie, ma il fascismo come metodo
ci attraversa tutti, anche chi crede di essere molto democratico.
Tanto il fascismo ”agito“ che stiamo vedendo in queste settimane,
quanto quello progettato, quando governava il centrosinistra>>.
Il
consenso che sta incontrando la linea dura nasce prima?
Murgia:<<
Tra la ”ruspa“ è il ”rottamiamoli “, io non vedo tutta
questa differenza semantica. L'altro, l'avversario politico, il
nemico sociale viene comunque presentato e descritto come un residuo,
un rifiuto da cui liberare la strada.
La
violenza come arma politica è uno dei metodi del fascismo, cosa non
molto chiara anche ai democratici>>.
JaneczeK:<<
A sinistra non c'è nessuna vera risposta che non sia in qualche modo
subalterna al discorso della chiusura, alla logica del nemico>>.
Scrivere
libri sul fascismo è utile in un'epoca dominata dal web?
Murgia:<<
In realtà, secondo me, non c'è nessuna differenza fra gli
strumenti, non sono contrapposti. Io sto su tutti gli strumenti
possibili, ogni volta che ne nasce uno, lo studio. Se ci va
abbastanza gente, voglio capire come funziona. Sono nuovi spazi
narrativi. Decidere di stare lì è un'azione politica>>.
JaneczeK
:<>.
Murgia:<<
Pasolini era uno che prendeva il microfono e andava in mezzo alla
gente in strada. Se ci fossero stati i social, credo che lui sarebbe
stato su Facebook>>.
Questo
momento politico favorisce il lavorare assieme degli intellettuali
che interpretano il proprio ruolo nel senso della militanza?
Murgia:<<
Certo. Se si studia la mappatura delle condivisioni, è evidente che
scrittori e scrittrici non sono mai state così uniti come ora, in un
rapporto molto proficuo.Basta vedere cosa stiamo riuscendo a mettere
assieme con la nave Mediterranea>>.
Janeczek:<>.
Alla
fine del libro c'è un ”fascistometro“ per misurare il grado di
adesione al fascismo a cui siamo arrivati…
Murgia.< >>.
Janeczek:<>.
Murgia:<<
Per me Mimmo Lucano è il nostro Giacomo Matteotti. Siamo a uno di
quei passaggi storici in cui capisce che la pressione è arrivata a
un punto tale che si deve reagire, oppure ci si spezza. Il modello
Riace andava riprodotto in cento, mille comuni italiani, perché così
anche attaccandone uno, non avresti spento tutti gli altri.
Difenderli, significa difendere la possibilità che Italia somigli
quel modello, che non deve essere un'eccezione. E non dimentichiamoci
di Giusi Nicolini, che non è stata ricandidata sindaco a Lampedusa.
Una scelta molto precisa nell'intera politica italiana per
scoraggiare modelli che funzionano. Minniti ha detto le stesse cose
che dice il governo di oggi. E se tu insegui il consenso su quel
fronte, la destra è più brava di te>>.
Il
successo della Lega in Trentino è il segnale che non ci sono margini
per invertire la rotta?
Janeczek:<>.
Murgia:<>.
Ma
questi partiti al governo hanno un enorme consenso.
Murgia:<<È
un consenso di gente che magari non la pensa esattamente così, ma
che su certe questioni è disposta a dare il consenso. E ti accusa di
essere radical chic, perché non hai abbastanza paura e quindi vuol
dire che hai sicurezze, che hai certezze. E non stiamo parlando di un
aspetto economico, ma anche del fatto che tu possiedi 20 parole in
più, riesci a pensare la realtà con quelle 20 parole in più>>.
Janeczek:
<>.
Zita
Dazzi
(
Repubblica 1/1172018)