Da
parlamentare a tassista, dai velluti di Montecitorio ai tappetini di
un'auto ibrida sulle strade di Torino. L'ex deputata piemontese del
Pd Paola Bragantini cambia vita. Dopo aver perso le elezioni il 4
marzo per 152 voti, si è iscritta a un corso, ha superato l'esame di
abilitazione, ha ipotecato la propria casa per comprare la licenza ed
è pronta a mettersi al volante: "Inizierò a novembre, appena
finite le pratiche - racconta - Guidare mi è sempre piaciuto, ho
imparato con mio padre che proprio nelle settimane in cui studiavo
per prendere la patente, appena compiuti 18 anni, si era rotto una
mano e io dovevo scarrozzarlo tra casa e lavoro durante la
convalescenza".
Bragantini
ammette che l'idea le era venuta già durante la legislatura. "Non
voglio certo fare politica coi i miei passeggeri" assicura l'ex
deputata del che piuttosto non vede l'ora di "parlare con le
persone, ascoltarle e portarle in giro per la città".
Appassionata di toponomastica, da mesi si allena per studiare i
percorsi cittadini, le deviazioni e i lavori in corso da evitare.
"Ho
avuto troppa visibilità - chiarisce Bragantini - adesso voglio un
lavoro che mi consenta di stare in mezzo alla gente e mi renda
responsabile di me stessa". Durante il corso di formazione ha
incontrato futuri colleghi con trascorsi professionali molto diversi
e distanti. "In tanti si reinventano dopo la fine di
un'esperienza, e l'ho fatto anche io" spiega, senza nascondere
un po' di stupore per il clamore scatenato dalla notizia del suo
passaggio dalle auto blu a quelle bianche. Eppure, dice "non
vedo cosa ci sia di strano. Ho fatto la parlamentare. E allora?
L'attività istituzionale è un periodo, poi finisce e si torna a
lavorare. Siamo persone normali, non siamo privilegiati a vita".
(Repubblica
11 ottobre, Mariachiara Giacosa)