Caro confratello,
la
tua lettera ha trovato profonda risonanza nel mio cuore e nella mia
esperienza di ministero.
Mi scrivi di aver letto alcuni libri molto
impegnativi che tre anni fa ti avevo consigliato… Mi aggiungi che "sei
andato in crisi non di fede, ma come parroco".... "A Natale purtroppo dovrò
ripetere le solite leggende e predicarle come verità; ma se non faccio
così, qualche zelante parrocchiano riferisce… Sai bene come sono le
cose… E come finiscono…"
Mi parli con dolore di questa "inevitabile
contraddizione" anche perché "la gente vuole sentire quei racconti
mitologici, quelle leggende e se dicessi dall'altare le cose che
scrivono Barbaglio, Ortensio da Spinetoli, Pesce e quelle che scrivi tu, sarebbero tutti sconvolti…".
Caro confratello, comprendo questo sgomento,
ma non condivido la tua sofferta rassegnazione. Qualcosa, a mio avviso,
puoi fare. Hai davanti a te almeno 25 anni di ministero, vista la tua
età. Puoi, secondo me, lentamente, ma con costanza e con rigore,
seminare in tutti gli spazi del tuo servizio pastorale dei "semi di
eresia"!
Non voglio darti consigli, ma ho spesso constatato che nel
lavoro quotidiano di accompagnamento, di dialogo, come nella catechesi e
nella predicazione, si possono proporre riflessioni, letture
stimolanti, libri che aprono nuovi orizzonti. Se stai attivandoti per
creare un gruppo stabile di lettura biblica, in esso nasceranno domande e
richieste di strumenti. Si tratta, ovviamente, di un servizio alla
comunità che necessita di tempi lunghi e di piccoli passi.
Tutta la
riflessione sui linguaggi tradizionali, sul rapporto tra mito, storia e
dogma esige molta preparazione per accompagnare le persone verso la
gioia di una fede adulta, nel pieno rispetto della pluralità, della
sensibilità dei vari membri di comunità. E 'questo lavoro appassionato
al quale forse Dio ti sta chiamando.
Sono convinto che troverai la tua
strada e troverai il passo giusto… Sentimi affettuosamente vicino in
questo cammino che affidiamo, come seminatori, alle mani di Dio.
Ricordiamoci nella preghiera.
Ti abbraccio forte forte
don Franco