giovedì 13 dicembre 2018

L'INFORMAZIONE PUO' DEFORMARE


Uno dei fenomeni che interessa di più chi governa è ”manomettere l'informazione“.
Oggi, nel tempo in cui prevalgono slogan e video, la televisione copre un'area vastissima a tutto scapito dei giornali. Non per nulla Salvini e Di Maio sono sempre ”in video“. I giornali sono ridotti al lumicino e l'opinione pubblica molto dipende dalle presenze in video che, peraltro, sono più gratificanti perché immediate e non impegnano le persone in un percorso di lettura e di confronto. I più ”videizzati“ finiscono col prevalere, tanto più che sono veramente poche le persone che collocano la loro riflessione oltre le consuete ”opposizioni nazionali. Se leggi costantemente ”Internazionale“ Renzi o Salvini o Di Maio vengono ridimensionati.
Oggi la strumentalità delle informazione è cambiata radicalmente. Occorre forse praticare una ”lettura molteplice“ che favorisca il senso critico e soprattutto occorre diffidare dei superinformati, o di chi vede nella informazione giornalistica o il diavolo o l'acquasanta.
E poi vigilare perché le nostre idee e valutazioni non diventino dei dogmi e accettare che le nostre differenze non diventino inimicizie.
Franco Barbero