MEGLIO TARDI CHE MAI?
Il Manifesto di martedì 19 febbraio, ricordando la "riabilitazione" del teologo Ernesto Cardenal da parte del Vaticano proprio mentre sta morendo, legge in questa decisione di papa Francesco un segnale positivo.
Non sono d'accordo. A mio avviso, si tratta di una meschina politica per salvare la faccia.
Bisognava attendere 35 anni dalla defenestrazione decisa da Wojtyla?
Ma che senso ha la riabilitazione ufficiale, che tutti applaudono, come la manifestazione del nuovo corso? C'è bisogno di essere riabilitati? La fede e il ministero dipendono da una riabilitazione?
"Meglio mai che tardi". Chi ha vissuto la fede fuori dall'obbedienza gerarchica non è affatto fuori dalla chiesa come popolo di Dio.
E poi chi sente il bisogno di essere riabilitato se ha umilmente cercato di vivere il Vangelo?
A me farebbe male un "bel discorso" di riabilitazione nel giorno del funerale.
Suvvia, ciò che conta è vivere al cospetto di Dio, da Lui accolto, anche se muoio "eretico".
Il Manifesto di martedì 19 febbraio, ricordando la "riabilitazione" del teologo Ernesto Cardenal da parte del Vaticano proprio mentre sta morendo, legge in questa decisione di papa Francesco un segnale positivo.
Non sono d'accordo. A mio avviso, si tratta di una meschina politica per salvare la faccia.
Bisognava attendere 35 anni dalla defenestrazione decisa da Wojtyla?
Ma che senso ha la riabilitazione ufficiale, che tutti applaudono, come la manifestazione del nuovo corso? C'è bisogno di essere riabilitati? La fede e il ministero dipendono da una riabilitazione?
"Meglio mai che tardi". Chi ha vissuto la fede fuori dall'obbedienza gerarchica non è affatto fuori dalla chiesa come popolo di Dio.
E poi chi sente il bisogno di essere riabilitato se ha umilmente cercato di vivere il Vangelo?
A me farebbe male un "bel discorso" di riabilitazione nel giorno del funerale.
Suvvia, ciò che conta è vivere al cospetto di Dio, da Lui accolto, anche se muoio "eretico".
Franco Barbero