sabato 9 marzo 2019

IN MEMORIA DI OSCAR ROMERO

I sandali della terra:
Turoldo e Balducci e l'America Latina

Canto: Come splende (Salmo 8)

Come splende, Signore Dio nostro, 
il tuo nome su tutta la terra: 
la bellezza tua voglio cantare, 
essa riempie i cieli immensi. 

Dalla bocca di bimbi e lattanti 
liberare tu ami la lode, 
per confonder superbi avversari 
e ridurre al silenzio i ribelli. 

Quando il cielo contemplo e la luna 
e le stelle che accendi nell'alto, 
io mi chiedo davanti al creato: 
cos'è l'uomo perché lo ricordi? 

Cosa è mai questo figlio dell'uomo 
che tu abbia di lui tale cura? 
Inferiore di di poco a un dio, 
coronato di forza e di gloria! 

Tu l'hai posto Signore al creato 
a lui tutte le cose affidasti: 
ogni specie di greggi e di armenti, 
e animali e fiere dei campi. 

Le creature dell'aria e del mare 
e il vivente di tutte le acque: 
come splende, Signore Dio nostro, 
il tuo nome su tutta la terra!

E. Balducci: " UN NUOVO INIZIO"

Siamo entrati, in questo ultimo scorcio del secolo, in una fase storica che abbiamo definito come la fase della rivoluzione delle memorie. I contenuti di storia che abbiamo mantenuti repressi si sciolgono dalla rimozione e salgono alla superficie della coscienza dei popoli, non solo al di fuori ma anche dentro il perimetro della vecchia Europa. Questo risveglio è particolarmente impetuoso nei popoli non storici che l'imperialismo culturale dell'Occidente aveva tentato di espropriare della loro identità. Essi hanno custodito, di generazione in generazione , la memoria del passato e oggi hanno appreso a raccontarsi apertamente a se stessi e agli altri popoli. 
Proprio nei giorni in cui l'Europa celebrava la caduta del muro di Berlino, una pattuglia dell'esercito di El Salvador trucidava un gruppo di gesuiti dell'università centro americana. 
Tra essi padre Ignazio Ellecuria, di origine basca ma  diventato ormai una voce organica dell' antistoria, al gemito e alla speranza dei popoli oppressi del continente. 
Poco prima del suo martirio egli aveva espresso con lucidità gli obiettivi che andavano perseguiti nel quinto centenario. "La nostra battaglia non è contro quanto è successo cinque secoli fa, ma vogliamo utilizzare l'esperienza di allora per dire, soprattutto al nord americani, e in parte anche agli europei in quanto appartenenti alla stessa civiltà cristiana-occidentale che il loro approccio attuale nei confronti dell'America latina e del terzo mondo in generale non è cambiato molto rispetto a cinque secoli fa. Questo atteggiamento delle potenze occidentali si concretizza, in pratica, nell'occultamento di una realtà, fondamentalmente di dominio ed oppressione, tramite una copertura ideologica molto buona, di semplice facciata". 
Proprio perché il profeta tacesse, gli sgherri al servizio del primo mondo hanno spento nel sangue la voce di Ignazio Ellecuria. Ma il suo messaggio sta fermentando: l'Università Centro americana è diventata in questi tre anni un centro di irradiazione per tutta l'America centrale tenendo alta la consegna di Ellecuria "Questo profondo occultamento- così egli concludeva l'intervento citato-ha dato origine ad una nuova cultura, una nuova razza, una nuova religiosità religiosità ecc... In questa prospettiva, ciò che ora resta da fare è una scoperta di ciò che è rimasto nascosto; cioè un rendere realmente possibile il sorgere del nuovo mondo, non come ripetizione del vecchio mondo ma come vera novità". 

(Montezuma scopre l'Europa)

Durante il funerale all'università centro americana di San Salvador Ignazio disse: "Con monsignor Romero Dio è passato per il Salvador" e alcuni mesi dopo scrisse molto opportunamente: "è stato un inviato di Dio per salvare il suo popolo" da questa prospettiva teologale ci accostiamo a monsignor Romero, padre della Chiesa