Tonino Bello: "Prega per noi" in ricordo di mons.O.Romero
Noi
ti invochiamo, vescovo dei poveri, intrepido assertore della giustizia,
martire della pace: ottienici dal Signore il dono di mettere la sua
parola al primo posto e aiutaci a intuirne la radicalità e a sostenerne
la potenza, anche quando essa ci trascende.
Non
permettere che sulle nostre labbra la parola di Dio si inquini con i
detriti delle ideologie.
Ma dacci una mano perché possiamo
coraggiosamente incarnarla nella cronaca, nella piccola cronaca
personale e comunitaria e produca così storia di salvezza.
Aiutaci
a comprendere che i poveri sono il luogo teologico dove Dio si
manifesta e il roveto ardente e incommensurabile da cui Egli ci parla.
Prega,
vescovo Romero, perché la Chiesa di Cristo, per amore loro, non taccia.
Implora lo Spirito perché le rovesci addosso tanta parrusia da farle
deporre, finalmente le sottigliezze del linguaggio misurato e farle dire
a viso aperto che la corsa alle armi è immorale, che la produzione e il
commercio degli strumenti di morte sono un crimine, che gli scudi
spaziali sono oltraggio alla miseria dei popoli sterminati dalla fame,
che la crescente militarizzazione del territorio è il distorcimento più
barbaro della vocazione naturale dell'ambiente.
Prega,
vescovo Romero, perché Pietro passi per tutti i luoghi della terra
pellegrino di pace e continui audacemente a confermare i fratelli nella
fede, nella speranza, nella carità e nella difesa dei diritti umani là
dovessi vengono calpestati.
Prega,
vescovo Romero, perché tutti vescovi della terra si facciano venditori
della giustizia e operatori di pace e assumano la non violenza come
criterio ermeneutico del loro impegno pastorale, ben sapendo che la
sicurezza carnale e la prudenza dello spirito non sono grandezze
commensurabili tra loro.
Prega,
vescovo Romero, per tutti i popoli del terzo e del quarto mondo
oppressi del debito. Facilita, con la tua implorazione presso Dio, la
remissione di questi disumani fardelli di schiavitù.
Intenerisci il
cuore dei faraoni.
Accelera il tempi in cui un nuovo ordine economico
internazionale liberi il mondo da tutti gli aspiranti al ruolo di Dio.
E
infine, vescovo Romero, prega per noi qui presenti, perché il Signore
ci dia il privilegio di farci prossimo, come te per tutti coloro che
faticano a vivere. E se la sofferenza per il Regno ci lacererà le
carni, fa che le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani
crocifisse, siano feritoie attraverso le quali possiamo scorgere fin
d'ora cieli nuovi e terre nuove.