Filippo Santelli, Pechino
Nella
sfida tra superpotenze emergenti, Delhi supera Pechino. Questa volta
però si parla dell'altro lato dello sviluppo quello negativo: lo smog
fuori controllo. Una recente analisi di Greenpeace sulla qualità
dell'aria in 3000 città del mondo ha scoperto che sette delle 10 più
inquinante e 22 delle prime 30, si trovano in India, tra cui la capitale
più tossica Delhi e la città maglia nera globale dello smog, il
sobborgo di Gurugram dove l'indice di qualità dell'aria ha fatto
segnare in media 135,8 punti, tre volte i livelli definiti sani.
Nel
frattempo la politica cinese per restituire ai suoi cittadini i cieli
azzurri offuscati dalla crescita, tra fabbriche chiuse o spostate, la
demolizione delle baracche riscaldate a carbone e gli incentivi alla
mobilità elettrica, sembra dare i suoi frutti.
Secondo
il report la concentrazione di agenti inquinanti nelle principali
metropoli del Dragone è scesa del 12% tre 2017 e 2018. Mentre la
capitale Pechino dove fino a qualche anno I turisti con la mascherina si
fotografavano di fronte a una Città Proibita offuscata dal grigio, è
addirittura uscita dalla lista delle prime 100. Non è certo la Svizzera
ma molto meglio dell'India.
La Repubblica 6 marzo