Francesca Bolino
Arriva
Pif a biennale democrazia giusto in tempo per ragionare sul significato
di quel che è successo nei giorni scorsi a San Sebastiano Po, dove una
scuola elementare non ha partecipato alla manifestazione antimafia di
libera per solidarietà con il nipote di un boss
della Ndrangheta studente di quella classe. "Io non so cosa sia accaduto
davvero -ci dice Pif al telefono-ma se le cose sono andate così ed è
plausibile, è la risposta a quanto da anni mi chiedono quando vado in
giro per l'Italia del Nord: come si manifesta la mafia? Così".
Con
Pif che in realtà si chiama Pierfrancesco Diliberto, è di Palermo, a 46
anni, e regista, conduttore tv, scrittore, uomo di bario spettacolo e
fortemente impegnato nel racconto e nella denuncia del fenomeno mafioso,
ci sarà Giovanni Tizian, giornalista dell'Espresso e collaboratore di
Repubblica, anche lui impegnato nel lavoro sul campo (fu uno dei primi a
raccontare la diffusione della mafia nella provincia emiliana). E' "il
visibile e invisibile" (o se preferite il contrario) il tema della
rassegna. Come ci spiega Pif, la "mafia ha bisogno di manifestazioni
visibili, deve farsi vedere deve farsi riconoscere, deve mostrare qual è
il suo potere" ma al tempo stesso come sappiamo da anni, la mafia si è
profondamente trasformata. "Al Nord devono mettere da parte l'orgoglio e
capire che è un fenomeno subdolo, invisibile appunto, basta con tutti
luoghi comuni delle coppole e delle sparatorie, la mafia non investe in
Calabria, investe al Nord, nelle zone ricche d'Italia.
I
mafiosi sono qui tra noi, tra voi. Provenzano viveva di pane e cicoria,
è stato preso in un casolare di campagna vicino alla casa dove era
nato. Oggi è tutto diverso. E' difficile accettarlo, ma soprattutto è
difficile contrastarla. Certo molto più comoda e vendibile nell'opinione
pubblica la caccia all'immigrato. ma
il mafioso attivo può essere anche il tuo vicino di casa". O il
compagno di banco come dimostra la storia di San Sebastiano Po, dove
però quello che colpisce di più e la solidarietà, chiamiamola così, al
nipote del boss che arriva al punto di rifiutare di partecipare a una
manifestazione dedicata alle vittime innocenti della mafia. "Sì-risponde
Pif-ci vuole un risveglio dell'opinione pubblica, si è attenuata la
conoscenza e la conoscenza di un fenomeno che ci riguarda tutti".
L'incontro
tra Pif e Giovanni Tizian in sulla mafia quotidiana è in programma
domani nella sala centrale della Nuvola Lavazza alle 11. Ma questa sera
sempre alla Nuvola Lavazza, alle 21, assieme al giovanissimo youtuber
Luis Dal E con Ambra Angiolini, Pif sarà
protagonista dello spettacolo-narrazione "polvere di stelle". Anche qui
il tema è visibili-invisibili, ovvero la fragilità della popolarità
nell'epoca della comunicazione ultra rapida che crea fenomeni caduchi.
"Sarà un confronto fra tre generazioni diverse-dice Pif-in realtà Ambra e
io abbiamo quasi la stessa età, ma lei è diventata famosa giovanissima e
quando io sono apparso nel mondo dello spettacolo, lei era già ultra
famosa in un mezzo tradizionale.
Io
vengo già da un mondo diverso, lavoravo da solo con una telecamerina,
montavo i miei filmati a casa. Adesso ci sono i youtuber, sono
strafamosi, lavorano col telefonino ma tutti sognano di arrivare alla
vecchia tv e al cinema perché il vero problema di oggi è: quanto rimane
un video su YouTube". E già: quanto? Polvere di stelle…
La Repubblica 29 marzo