martedì 9 aprile 2019

LA MAFIA AL NORD

Pif:"Non cercate la mafia al sud , ormai è quassù"

Francesca Bolino

Arriva Pif a biennale democrazia giusto in tempo per ragionare sul significato di quel che è successo nei giorni scorsi a San Sebastiano Po, dove una scuola elementare non ha partecipato alla manifestazione antimafia di libera per solidarietà con il nipote di un boss della Ndrangheta studente di quella classe. "Io non so cosa sia accaduto davvero -ci dice Pif al telefono-ma se le cose sono andate così ed è plausibile, è la risposta a quanto da anni mi chiedono quando vado in giro per l'Italia del Nord: come si manifesta la mafia? Così". 
Con Pif che in realtà si chiama Pierfrancesco Diliberto, è di Palermo, a 46 anni, e regista, conduttore tv, scrittore, uomo di bario spettacolo e fortemente impegnato nel racconto e nella denuncia del fenomeno mafioso, ci sarà Giovanni Tizian, giornalista dell'Espresso e collaboratore di Repubblica, anche lui impegnato nel lavoro sul campo (fu uno dei primi a raccontare la diffusione della mafia nella provincia emiliana). E' "il visibile e invisibile" (o se preferite il contrario) il tema della rassegna. Come ci spiega Pif, la "mafia ha bisogno di manifestazioni visibili, deve farsi vedere deve farsi riconoscere, deve mostrare qual è il suo potere" ma al tempo stesso come sappiamo da anni, la mafia si è profondamente trasformata. "Al Nord devono mettere da parte l'orgoglio e capire che è un fenomeno subdolo, invisibile appunto, basta con tutti luoghi comuni delle coppole e delle sparatorie, la mafia non investe in Calabria, investe al Nord, nelle zone ricche d'Italia. 
I mafiosi sono qui tra noi, tra voi. Provenzano viveva di pane e cicoria, è stato preso in un casolare di campagna vicino alla casa dove era nato. Oggi è tutto diverso. E' difficile accettarlo, ma soprattutto è difficile contrastarla. Certo molto più comoda e vendibile nell'opinione pubblica la caccia all'immigrato. ma il mafioso attivo può essere anche il tuo vicino di casa". O il compagno di banco come dimostra la storia di San Sebastiano Po, dove però quello che colpisce di più e la solidarietà, chiamiamola così, al nipote del boss che arriva al punto di rifiutare di partecipare a una manifestazione dedicata alle vittime innocenti della mafia. "Sì-risponde Pif-ci vuole un risveglio dell'opinione pubblica, si è attenuata la conoscenza e la conoscenza di un fenomeno che ci riguarda tutti". 
L'incontro tra Pif e Giovanni Tizian in sulla mafia quotidiana è in programma domani nella sala centrale della Nuvola Lavazza alle 11. Ma questa sera sempre alla Nuvola Lavazza, alle 21, assieme al giovanissimo youtuber Luis Dal E con Ambra Angiolini, Pif sarà protagonista dello spettacolo-narrazione "polvere di stelle". Anche qui il tema è visibili-invisibili, ovvero la fragilità della popolarità nell'epoca della comunicazione ultra rapida che crea fenomeni caduchi. "Sarà un confronto fra tre generazioni diverse-dice Pif-in realtà Ambra e io abbiamo quasi la stessa età, ma lei è diventata famosa giovanissima e quando io sono apparso nel mondo dello spettacolo, lei era già ultra famosa in un mezzo tradizionale. 
Io vengo già da un mondo diverso, lavoravo da solo con una telecamerina, montavo i miei filmati a casa. Adesso ci sono i youtuber, sono strafamosi, lavorano col telefonino ma tutti sognano di arrivare alla vecchia tv e al cinema perché il vero problema di oggi è: quanto rimane un video su YouTube". E già: quanto? Polvere di stelle… 

La Repubblica 29 marzo